La stagione 2014/2015 non ha regalato ai tifosi interisti ciò che si aspettavano e dopo i mancati arrivi dei primi grandi e tanto lungo proclamati obbiettivi, Tuoré su tutti, sembrava che anche la nuova stagione dovesse seguire la falsa riga della precedente. Si può comunque dire che in certo senso la nuova stagione sia iniziata un po' com'è finita la precedente: regalando ai tifosi interisti ciò che proprio non si aspettavano. Ma da un ottavo posto ad una campagna acquisti che non si vedeva dall'era d'oro della famiglia Moratti di differenza ne passa, eccome se ne passa. Il mercato ufficiale è iniziato da appena 3 giorni e l'Inter ha già depositato il contratto di 4 nuovi giocatori. Fin qui niente di speciale, se non fosse che l'investimento totale sfiora i 60 milioni e se non fosse che si tratta di nomi altisonanti e mediaticamente importanti come Kondogbia, Miranda, Murillo e Montoya. Il primo è stato uno dei migliori giocatori della scorsa edizione della Champions League, distinguendosi per aver mostrato una personalità alquanto spiccata per la sua giovane età (proprio ciò che è mancato la scorsa stagione). Su questo piano Kondo ha già soddisfatto le aspettative, lasciandosi trascinare e a sua volta diventando il trascinatore di una folla di 500 interisti che, galvanizzata dalla vittoria nel derby di mercato con i cugini rossoneri, lo ha accolto al suo arrivo con quell'esasperato entusiasmo calcistico che mancava da troppo tempo a Milano. Mancini è convito di poterne fare il nuovo Tourè, ovvio che la personalità non basterà ma il francese ha dalla sua anche un fisico potente e un'ottima tecnica, il tempo ci dirà se vale veramente i soldi spesi, intanto i presupposti ci sono e nel mercato di oggi, si pagano cari anche quelli. E' stata anche rifondata la difesa con con un trio di giocatori provenienti dalla Liga e tutti con la 'M' come prima lettera del nome. Miranda con l'Atletico Madrid ha sfiorato il tetto d'Europa, e da almeno 4 anni a questa parte è uno dei migliori centrali in circolazione, tanto da essersi preso con la nazionale in Coppa America il posto che era stato dello strapagato David Luiz. Proprio nella Coppa America si è messo in mostra l'altro centrale Murillo, in patria ha suscitato grandissimo entusiasmo tanto da essersi guadagnato il soprannome di 'Muralla'. Intanto Ausilio si sfrega le mani perché questo potrebbe essere stato un autentico capolavoro di lungimiranza, preso a Gennaio per 8 milioni oggi, dopo le sue prestazioni in Coppa America, tale somma avrebbe potuto non bastare per assicurarselo. Infine Martin Montoya, il canterano del Barca, chiuso in patria da 2 mostri sacri come Alves e Jordi Alba ha deciso di cambiare aria, Ausilio e Thohir hanno anticipato tutti e il giocatore è già a Milano, pronto per iniziare la sua nuova avventura. In questo caso si tratta di una scommessa: lo spagnolo, pur avendo fatto vedere buone cose, non ha mai vissuto un anno da protagonista. E' sicuramente un giocatore tutto da scoprire, di sicuro dopo tanti anni di panchina non gli mancherà la voglia di mettersi ben in mostra. Certamente il mercato in entrata non è ancora finito ma ci sarà anche da vendere, e tra chi sembrava sul punto di partire (vedi Kovacic) e chi sembrava il punto da cui ri-partire (vedi Shaqiri e Santon) potrebbero essere proprio questi ultimi a fare posto ai nuovi arrivi. Nella conferenza stampa di apertura della nuova stagione Mancini ha lasciato intendere che molto probabilmente i moduli più usati saranno il 4-3-1-2 e il 4-3-3 e che Kondogbia giocherà da interno, servirà allora un altro mediano per completare il reparto e con molta probabilità sarà uno tra Felipe Melo e Mario Suarez ad occupare quel posto . In attacco invece è molto probabile che arrivino due tra Perisic,Jovetic e Salah. Se dovessero concretizzarsi veramente queste trattative, l'ottimismo sarà più che giustificato, e la domanda sarà più che lecita: Si potrà lottare per lo scudetto con la Juve? la risposta è si, a patto che Mancini riesca a trasformare 11 ottimi giocatori in una vera squadra .