Copiare gli altri e arrivare primo non è mai facile, è vero, ma poichè la questione allenatore all'Inter è diventata di primaria importanza allora tanto vale tentare. Intendiamoci, il primo problema dell'Inter non è Spalletti, genio contemporaneo e da molti incompreso (ahimè) capace di importare il falso nueve in Italia e di creare il modulo con la difesa a 3 uomini e mezzo, con il terzino bloccato, mosse fantastiche che vanno la pena di essere ripercorse perchè molte volte qualcuno se ne dimentica.

Venendo a noi, gli ultimi risultati non proprio soddisfacenti dell'Inter dopo aver fatto sollevare le solite polemiche: "Icardi va' via!", "mandiamoli in ritiro perenne" e altre solite lamentele del tifoso (giustamente) arrabbiato, ha iniziato a scricchoilare anche la panchina del buon Luciano.

Analizzando i due momenti opposti delle cugine di Milano viene in mente che all'Inter possa mancare senso d'appartenenza, quello che Gattuso sta trasmettendo bene ai suoi. Sia chiaro, Seedorf, Inzaghi e Brocchi sono stati degli autentici fallimenti alla guida del Milan, servirebbe dunque il combinato disposto di: una squadra all'altezza; una dirigenza presente; un allenatore che più che preparato tatticamente sappia cosa vuol dire quella maglia.

Come non pensare allora agli eroi del Triplete. Milito vaga nell'orbita del calcio argentino, Zanetti fa parte della dirigenza nerazzurra, Stankovic cura i rapporti tra squadra e club (?) e Cambiasso fa l'opinionista a Sky. Hanno preso tutti strade diverse, qualcuno è rimasto legato alla società nerazzurra qualcun altro no. Di sicuro però il fatto di affidare la guida tecnica e a questo punto "morale" dei ragazzi nerazzurri potrebbe essere un'idea.

Ovviamente ho immaginato di sedere su di una di quelle poltrone in tribuna vip troppo spesso vuote, sfruttando il vuoto dirigenziale per intromettermi e provare a trovare una soluzione, speriamo che Zhang jr. non la prenda troppo sul personale.