Mister Allegri sbaglia poco. Quelle poche volte che lo fa prende diverse critiche, d'altronde per i critici di professione certe occasioni vanno sfruttate al meglio. Non sono uno di quelli, ma credo che Allegri abbia qualche problema con i calciatori di qualità, preferisce -e fin quando arrivano i risultati come dargli torto- quelli concreti e fisici.

Adora la rapidità di Cuadrado e Costa, le rincorse di Mandzukic, i polmoni di Matuidi, le diagonali di Asamoah.. Insomma ama i giocatori dotati di pragmatismo. Uno degli esempi al Milan può essere Ronaldinho che con lui non ha trovato feeling o lo stesso Pirlo, "costretto" a lasciare il Milan sotto la sua gestione. Pjanic ha cambiato il suo modo di giocare da quando è alla Juve, ha tolto i fronzoli ed è migliorato in fase difensiva, diventando anche più pratico.

C'è quindi incompatibilità con giocatori di talento come Dybala, il nuovo modulo, il 4-3-3 strozza le ambizioni fantasiose del 10 che soffoca le sue qualità per seguire dettami tattici che però lo annullano, lo escludono dalle partite, come successo con Real e Napoli. Un problema di fondo per il tecnico che -a questo punto- solo la società potrà risolvere scegliendo uno dei due: l'allenatore dalle 2 finali in 3 anni o la "Joya".

Molto dipenderà anche dalla volontà di entrambi. Allegri è stato di recente accostato a Chelsea e PSG, ma la sua posizione sembra irremovibile: vuole restare. Dybala nonostante la cena con Simeone a Madrid sembrerebbe anche lui orientato a rimanere. Carte in tavola che potrebbero cambiare se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile per l'argentino o in caso di tracollo nel finale di stagione per il tecnico.

Forse quest'estate assisteremo a una rivoluzione in bianco e nero, potrebbero andare anche via entrambi o rimanere a patto che Dybala venga lasciato libero di esprimere tutto il proprio talento, l'equilibrista Max dovrà farsene una ragione.