Nella patria della sportività, nella terra del terzo tempo, Conti e Pruzzo si sono esibiti in una scenetta -certamente goliardica e senza malizia- ma oggettivamente brutta: hanno mostrato il dito medio davanti allo stemma del Liverpool.
Immaginate, con il campanilismo e il senso d'appartenenza italiano, che cosa sarebbe successo se Steven Gerrard fosse venuto nella pancia dell'Olimpico a mostrare il suo allegro dito medio dinanzi alla lupa sotto lo stemma della Roma. Apriti cielo! Immaginate le orde di tifosi arrabbiati.

Ora, la goliardata ci sta, fa parte del calcio e non sta a noi bacchettare, ma sicuramente bisogna mostrare rispetto dinanzi a "simboli" che assumono per i tifosi una valenza particolarmente importante. Il dito medio allo stemma del Liverpool è una mancanza di rispetto a tutti i tifosi "Reds" nonchè un pessimo spot per lo sport italiano.

Sì perché come giustamente evidenziato, la Roma dopo l'impresa con il Barcellona adesso rappresenta tutta l'Italia calcistica, un compito nuovo che carica di gioia e di responsabilità. Proprio per questo bisognava dare il buon esempio, un'occasione persa per l'Italia che molto spesso all'estero viene additata con aggettivi poco edificanti.
God save the queen e faccia tornare sui propri passi Pruzzo e Conti.