Una buona fetta, o meglio il 99% dei tifosi lo ha identificato come problema principale: Nikola Kalinic, non ricorderà il suo primo anno di Milan per tutta la vita. Arrivato in sordina da decimo acquisto nello scetticismo dei più che non individuavano in lui il bomber di cui il Milan necessitava. La stagione appena trascorsa ha confermato le paure degli scettici, il gol che non arriva, le polemiche con Gattuso, l'esclusione col Chievo, la pace col tecnico ma poi -puntuale- arriva il palo sfortunato in finale di Coppa Italia e l'autogol che mette la pietra tombale al rapporto Kalinic-tifosi.

Eppure, una storia d'amore iniziata con la forte volontà del croato, manifestata fino all'estrema ratio: il certificato medico presentato alla viola per "stress da mercato". Uno stress protattosi per tutta la stagione.

Eppure il Milan -a mio avviso- ha ancora bisogno del suo numero 7. Innanzitutto perchè gli si deve riconoscere la volontà di giocare per il Diavolo, dicevamo che per ripartire servissero uomini pienamente coinvolti nel progetto e ora che ci sono vengono messi alla porta? C'è poi un problema oggettivo di mercato: Cutrone ha bisogno di maturare ancora, magari al fianco di un calciatore più esperto, quindi perchè spendere dei soldi per prendere qualcun altro quando si può continuare a investire sulla staffetta Kalinic-Cutrone per vedere come andrà. Infine, Kalinic deve restare al Milan perchè potrebbe seguire le orme di un altro attaccante: Dzeko!Ricordate il suo primo "annus horribilis"? Errori sotto porta, pochi gol e poco feeling coi tifosi, ora invece, anche grazie alle sue fantastiche seconda e terza stagione ha scritto il proprio nome nel cuore dei tifosi giallorossi.

Ebbene, Kalinic può esplodere come Dzeko nella sua seconda stagione. Il Milan ha ancora bisogno di lui ma è vero anche il contrario e poi perchè allontanare un calciatore che ha fatto di tutto per giocare con questa maglia? Non è di questi calciatori che Gattuso ha bisogno per far ripartire il "Diavolo"?