Vedere Zanetti, Cambiasso, Materazzi e altri al centro Suning è stato sicuramente un momento bello. Rivedere i grandi campioni del "Triplete" indossare la pettorina dell'Inter ha fatto uno strano effetto. I nostalgici nerazzurri avranno persino versato qualche lacrima in onore dei tempi che furono.

Tutto bello, ma siamo proprio sicuri che servisse? Non è una mera critica all'Inter, ma a tutte le società ingabbiate nel loro passato, quindi soprattutto alle milanesi che hanno avuto la "sfortuna" di essere vincenti tempo fa. Molto probabilmente dietro la disfatta interista di ieri sera c'è dell'altro, ma anche l'interpretazione della partita come una "grande festa" per me è stato un errore grossolano, il Sassuolo invece in campo c'è sceso e ha messo il dito in tutte le piaghe dell'Inter che poi, dal canto suo, non è riuscita a incidere con Icardi sotto porta.

Tuttavia, quello che penso è che le figure di spicco del passato societario servano sì, ma fino a un certo punto, devono parlare con i calciatori e spiegargli cosa significhi giocare per la maglia appena arrivati e poi "sparire" lasciando libere le menti di quelli che sono- a tutti gli effetti- dei professionisti come loro. Zanetti, Stankovic, Gattuso e Abbiati sempre lì presenti servono forse a caricare la mente dei calciatori di Inter e Milan solo di altre inutili pressioni. Liberiamoci di quelli che "c'era una volta..." e lasciamo esprimere il talento di questi calciatori.

Ricominciare a giocare per la maglia- certo- ma senza troppe pressioni per tornare a vincere.