Il Napoli di Sarri come la Roma di Garcia, quella di Spalletti e di tante altre squadre che a vario titolo hanno vestito nel corso degli anni il ruolo di anti-Juve. L'anti-Juve non può esistere, semplicemente perchè la Juve è fuori concorso. L'impresa è quella di tenere il passo. Qualche anno fa De Rossi disse: "Solo più in là ci accorgeremo delle grandi cose che stiamo facendo, stiamo lottando contro una squadra incredibile". Come dare torto al capitano della Roma sempre molto accorto e schietto nelle parole da usare.

La Juventus, con l'ingresso di Douglas Costa oggi ha stravinto sulla Samp mettendo la pietra definitiva sul campionato, semmai fosse stato in dubbio l'esito. Proprio il brasiliano è la dimostrazione lampante della superiorità bianconera, una squadra costruita per vincere la Champions che inevitabilmente domina in campionato. La vera impresa è stato rimanerle davanti in classifica e portarla a giocarsi uno Scudetto nello scontro diretto, il resto non conta. L'unico errore di Sarri e del Napoli è stato quello di non capirlo subito, non c'è niente da fare contro questa Juve ammazza-campionati, e quindi la scelta di auto-eliminarsi dalle altre competizioni. La Juve logora chi la insegue senza logorarsi mai, la differenza la traccia lo scontro con il Milan portato a casa dalla Juve con la carta Cuadrado, uno dei tanti jolly di Allegri, rossoneri che hanno poi fermato il Napoli oggi in casa.

Sarri e i suoi prendono comunque gli applausi, De Laurentiis ha trovato nel tecnico la sua arma migliore, ora lo aiuti con gli investimenti, che uniti al ritorno in auge di altre squadre sulla strada della rinascita (le romane e le milanesi) potrebbero animare il prossimo campionato che vedrà protagonista principale, come sempre, la Juve, costruita per vincere.