Mentre mi accingo a scrivere scorre l'87esimo minuto di Benevento-Juve. Quando scrissi della Champions qualcuno mi ha accusato di non aver visto le partite e così voglio dimostrargli che non è così. Bene, il match è andato con buona pace di chi aveva creduto che la Juventus potesse lasciare punti al Napoli. Sei gol subiti nelle ultime tre gare, ma c'è da dire che in due gare su tre (con tutto il rispetto per il Benevento) la Juventus ha affrontato squadre fortissime (scherzo, ovviamente, solo il Real è fuori portata per questa Juve).

Così si torna a parlare di Real, un brutto argomento per i tifosi juventini, ora però ci si deve concentrare sul problema dei tifosi: fino a lunedì Dybala poteva essere il nuovo Messi, mercoledì Dybala era un bidone, domani (vi prego) non fatelo ritornare Messi.

Dybala è un grandissimo giocatore. Capace di fare la differenza in Serie A e non solo e pazienza se ogni tanto la prestazione non è quella che tutti vorrebbero, pazienza se contro il Real non ha inciso. Dybala NON è Messi e dirlo è un'offesa, anche per lui che forse ci tiene ad essere ricordato come Dybala e non come "erede di Messi". Dybala NON è un bidone. Dybala è Dybala. Un talento estemporaneo, puro, un calciatore con un mancino sopraffino che gioca bene tra le linee, calcia bene punizioni e rigori ed è argentino. Per sua sfortuna, direi. Non stritoliamolo in paragoni ingombranti per attirare i lettori.

Dybala non è Messi ma nemmeno un bidone. Intanto è finita a Benevento, la Juve ha battuto i sanniti con tripletta del nuovo Mess... ah no, scusate, con tripletta di Paulo Dybala.