Il campionato sta dando indicazioni divetse rispetto alle abitudini per il Sassuolo e l'Udinese fino ad iggi modelli del nostro calcio. La classifica parla chiaro ed evidenzia tutte le difficolta' delle 2 squadre che hanno il baratro lì vicino.
Per la prima volta dovranno lottare per restare nella massima serie. La squadra friulana ha sempre fatto tesoro della capacita' dei sui dirigenti di scovare talenti in giro per il mondo, per lo piu' sconosciuti, per poi rivenderli. Giovani e quasi mai made in italy, una strategia che ha portato a bilanci sempre in attivo ed a risultati sul campo apprezzabili, anche con picchi verso l' alto quando fra i tanti nomi e' uscito il cmpione. Tutto bene con l'Europa sfiorata in qualche occasione.

Anche il metodo di gioco  e di conseguenza la guida tecnica non variama mai almeno di eventi eccezzionali. Tutto studiato nel dettaglio ma adesso qualcosa e' cambiato. Qualche sessione di calciomercato sbagliate hanno impoverito la squadta di qualita', mettere insiene una squadra multietnica non e' facile. Le cessioni inevitabili per le casse societarie hanno fatto il resto ed anche i cambi alla guida tecnica non hanno dato l'esito sperato. Una stagione difficile come la lotta salvezza a cui nessuno era abituato.Sara' una battaglia fino all'ultimo punto poi serve capire fino a quanto cercare giocatori negli altri continenti oggi sia conveniente. Tanti giocatori italiani bravi si trovano nelle serie cadette. Tornare ad una squadra a base italiana potrebve facilitare il tutto, sia nell'inserimento giocatori che nel formare uno zoccolo duro.

Poco cambia in casa Sassuolo che mai nonostante i tanti cambiamenti e le cessioni illustri si sarebbe  immagginato di trovarsi nel barateo. Un sistema di gioco ornai collaudato, un tecnico giovane con idee, ma poca qualita'. Berardi sempre al centro del mercato non e' riuscito a garantire le sue prestazioni abituali. Tutto e' molto complucato. Giocare per salvarsi e' difficile e nessuno l'ha mai fatto. I neroverdi sono ad oggi la squadra piu' deludebte del campionato da rivelazione che doveva essere. De Zerbi in Premier fa spettacolo mentre a Sassulo si soffre troppo in difesa. 
In questo caso sembra necessario cercare di capire se anche tatticamente sia possibile fare qualcosa di diverso. Capire i limiti della squadra e cercare di rimediare e' segno d'intelligenza. Mettere i giocatori nel proprio ruolo potrebbe aiutare a rendere al meglio. Ogni squadra deve avere la sua spina dorsale, le certezze su cui partire, magari quesi giocatori che da tanto vivono questa realta'. 

Va bene lanciare giovani ed avere fantasia na estremizzare troppo puo' portare a complicarsi molto la vita. Udinese e Sassuolo sono state sempre dei paradisi felici per giocatori e dirigenti.
Oggi piu' che mai per raggiungere gli obiettivi bisogna anche evitare l'austerity. Vendere ma anche comprare qualita' nessuno puo' avere la bacchetta magica. Una stagione come questa fara' sicuramente riflettere le due squadre. Il Bologna insegna, l'Europa non e' cosi' lontana. Basta poco per tornare a sentirne il profumo.
Lo meritano le citta' ed i loro tifosi. Due squadre dal grande fascine che hanno l'ambizione di pensare a giocare in Europa.