Ormai possiamo affermarlo con certezza: il var e' un fallimento! Le certezza che doveva garantire non si vedono ed ogni giornata, in ogni partita vi sono polemiche feroci. Caos, rigori, fuorigioco ed ogni tipo di fallo in ogni caso errori macroscopici. Sembra ci sia in corso una guerra di potere fra i varristi e l'arbitro di campo su chi sia la primadonna, il campionato è irregolare, non c'e' uniformità di giudizio. L'Aia deve prendere provvedimenti urgenti ed in fretta, magari limitandone l'uso solo al fuorigioco che difficilmente si puo' sbagliare per il resto meglio lasciar perdere.

Nessuno e' contento ed il campionato ha bisogno di serenità, se la classe arbitrale non e' in grado di gestire questo strumento allora forse meglio cambiare. Come? Provando magari ad assumere arbitri stranieri e mandare all'estero i nostri. Potrebbe nascere una lega arbitri a livello europeo. 
In questo modo si capirebbe se il problema siamo noi, oppure gli altri sono peggio di noi, sarebbe un punto di partenza. Bisogna risolvere il problema in fretta, ne va del calcio del appeal continuare cosi' non si puo'. L'aspetto economico sicuramente e' un ostacolo che potrebbe essere superato garantendo agli arbitri un minimo di partite da dirigere in Europa. 

La credibilità sarebbe sicuramente maggiore eliminando un po' di sospetto, sia che si voglia continuare con la tecnologia o meglio ancora tornando all'antico accettando l'errore umano. Sbagliare con la tecnologia vuol dire darsi la zappa sui piedi da soli. Inoltre da valutare l'ipotesi del Var a chiamata, un po' come avviene nel tennis e nel basket, magari con un massimo di due chiamate a partita.

Salviamo il calcio, facciamo qualcosa, la lega e gli arbitri e chi di dovere deve sedersi al tavolo e dare a milioni di tifosi un calcio certo, chiaro, senza tante interpretazioni proprio come e' nato.