Qui a Trnava in Slovakia il sabato pomeriggio era freddo e a dirla tutta la Juve non ci ha aiutato a renderlo migliore.
Tante le riserve, tantissimi i giovani tra vivaio e U23. Sarebbe stata una bella occasione per vedere i nuovi, e poi far festa con loro. Così non è stato.
L'attacco non si è visto, complice una squadra dal baricentro troppo basso per poter armare le punte, ha prodotto 3 tiri in porta ed un gol di piattone di Kean capace di deviare in gol un tiraccio da fuori area.
La difesa inventata con troppi talenti e troppo pochi minut di serie A nelle gambe invece ha subito due gol, anche qui con 3 tiri in porta da parte degli spallini. Il primo per un rimbalzo fatto apposta per far fare brutta figura a Perin, ed il secondo con la difesa presepe presa in velocità dai dribbling degli scafati attaccanti spallini che non ci hanno pensato troppo su. Il tutto condito dal recitàl di un Dybala che sembra ormai tutto tranne la Joya.

Il Dybala di sabato dà tutta la sensazione di un ragazzo che si è perso.  Di un calciatore deluso che attende solo che finisca questa strana stagione e che attende di ripartire, o di partire definitivamente. Il ruolo di centrocampo non è tutto anche se è buona parte, è il fatto di non sentirsi più parte della Juve che ha fatto il resto. Sensazione: o lui o Allegri, a giugno sapremo.

Hanno chiuso il week end sportivo, la vittoria di un Napoli che attende una probabile eliminazione in Europa League per certificare il fallimento del tanto decantato Ancelotti, la vittoria dell'Inter dove un tanto criticato, e forse esautorato Spalletti, si sta prendendo un terzo posto con tanto di rivincita prima dei saluti, la vittoria del Milan in mezzo alle polemiche, inutili e strumentali.
Non potevano mancare le polemiche su Allegri, questa volta sull'uso smodato delle riserve e dei primavera, che avrebbe falsato il campionato.

Cioè alla fine non è successo niente, siamo fermi a metà dell'Ajax.