Oggi Juve-Roma, ma l'attenzione non puo' che essere su Paulo Dybala.
L'affetto per Paolino si è manifestato davanti all'hotel dei giallorossi nelle vicinanze di via Roma a Torino, dove moltissimi tifosi bianconeri non hanno voluto perdere l'occasione per riabbracciare il Campione.
Nonostante tutte le polemiche e le critiche ricevute da parte della società e dell'allenatore, sfociate nel mancato rinnovo dell'attuale contratto, l'affetto tra la sponda bianconera di Torino ed il "bambino" cresciuto con i colori bianconeri, sulla maglia prima e sulla pelle poi, resta forte.
Fatto è che questa è la sera della Joya, che disputerà una partita nella partita.
Mi auguro che lo Stadium riservi a Paulo un accoglienza speciale, purtroppo non potrò essere della partita, mentre scrivo infatti sono in India a mille e mille km di distanza.
Mi auguro che Mourinho sostituisca Paulo a pochi minuti dalla fine per permettere la giusta passarella al nostro campione ed un saluto da lacrimuccia, saluto che la società ci ha voluto negare nell'ultima partita allo Stadium della Joya. Per altro non riuscendoci e ricevendo pure una buona dose di fischi.

Nel frattempo Allegri, che non è amato come Dybala dai tifosi in biancnero, parla in conferenza e non manca di spararne un paio delle sue.
Infatti venamo a scoprire che lui non studia la situazione, l'avversario, non perde tempo a guardare i suoi giocatori, lo stato di forma, non prova le formazioni in allenamento. Lui vive di ispirazioni, di colpi di genio, e così ci vende che "gli è balenata un'idea!", in poche parole... ha pronta 'l'allegrata!'.
Milik dal primo minuto assieme a Valhovic?
In fondo il calcio è semplice, basta avere la stessa maglia addosso per potersi passare la palla, quindi...
Poi il mister ci tiene a farci sapere che: "Non vorrei che passi questo divertimento come il fatto di diventare bellini ma perdenti".
Insomma, siamo sempre davanti alla solita frase alla Catalano: "meglio giocare male e vincere, o meglio giocare bene e perdere?".
Allegri è rimasto lì, non ne esce più, gira e rigira il paragone ritorna come un disco rotto. Qualcuno gli spieghi che per vincere serve giocar bene, soprattutto quando la distanza economica tra la tua squadra e le altre partecipanti diventa più sottile. 
Purtroppo per noi il mondo è andato avanti, ed oggi non solo la Juve gioca male, ma non vince.
Non so per  voi, ma per me, tifoso bianconero, con la rosa più costosa ed il monte ingaggi più alto della serie A, concludere una stagione con zero titoli fa bruciare lo stomaco.

Insomma, sentimenti contrastanti questa sera, speriamo che sia una bella serata di calcio, e che la Dea Eupalla per una volta ci risparmi la VAR e altre scocciature arbitrali.