Non sono riuscito a scrivere nulla ieri, e neanche a leggere molto.
Trnava era deserta, come sempre, ma sembrava se possibile ancora più silenziosa del solito.
Come se non bastasse a cena scorgevo le immagini di Totenham City, che mi hanno via via interessato, quindi appassionato. 

Niente da fare, il calcio quando giocato come hanno fatto le due inglesi ruba l'occhio e alla fine l'interesse cresce, che spettacolo!

Oggi in un momento di relax prima del ritorno nella mia Torino, inevitabilmente viene da fare un parallelo, un confronto. L'Ajax al posto del Totenham sarebbe stato stracciato? E la Juve? 
Ma poi è la Juve così scarsa? E' Allegri così scarso?
La verità nient'altro che la verità, che non sapremo mai, perchè il calcio è sport di confronto, non di valori assoluti, e le conclusioni si tirano dopo il lungo periodo, ed in quel periodo le squadre e gli allenatori cambiano e niente è più rapportabile.
Possiamo avere un'idea istintiva o ragionata ma non dei numeri, dei fatti. Solo confronti assolutamente non paragonabili tra loro.

Se in Italia la Juve in questi anni ha creato un divario imbarazzante in Europa si è fermata a 5 vittorie 1 pareggio e 4 sconfitte, un cammino da 7° posto virtuale, che di sicuro non dà accesso alla finale.
A guardare la rosa sinceramente credo sia difficilmente migliorabile, sì manca un centrale in una difesa che andrebbe svecchiata. Servono un paio di innesti a centrocampo, detto questo è una rosa che non ha grandi distanze con le avversarie.

Però è una rosa che non ha migliorato, nonostante gli ingressi di Ronaldo e Cancelo.
Quindi dobbiamo guardare altrove e altrove non resta che il tecnico ed il suo staff.

Anche quest'anno siamo arrivati bolliti alla partita decisiva, con molti infortuni e giocatori fuori forma. Non è servita una preparazione mirata, che ci ha fatto uscire dalla CI con l'Atalanta. Non è servito il turnover di una super rosa di più di 22 elementi quasi tutti intercambiabili e con una differenza impercettibile tra titolari e riserve. Quante volte abbiamo letto che la Juve vince grazie ai cambi.
Non è bastato far riposare i titolari e schierare la primavera contro la SPAL.

In realtà dobbiamo ammettere a noi stessi che il calcio giocato è diventato un'altra cosa fuori dai patri confini, le patrie idee clacistiche hanno fatto il suo tempo e non producono più risultati se non in serie A contro squadre che più o meno praticano lo stesso calcio.
Dispiace dirlo, ma Allegri ha fatto il suo tempo, è ora di salutare e rivolgersi ad un tecnico e ad uno staff Europeo, nel senso di non Italiano.