Maurizio Sarri è un uomo diretto. Perciò quando utilizza la parola "bestemmia" per definire la possibilità di vincere lo scudetto, probabilmente lo intende sul serio. Ma non è che forse, sotto sotto, anche l'allenatore azzurro si sta convincendo del contrario? Già, perché il suo Napoli nel frattempo di posizioni ne ha scalate, portandosi alla quarta con vista sulla vetta. Sì, mi sento di dire che il Napoli è da scudetto. Ammesso, però, che mantenga questi ritmi. Il punto è che la concorrenza non sembra poi così superiore: la Roma può pagare il cattivo rapporto tra la tifoseria e Rudi Garcia, l'Inter può sciogliersi se non ritorna presto alla vittoria, la Fiorentina, più o meno come il Napoli, non sembra avere l'attitudine per arrivare fino in fondo (mai dire mai però), la Juventus ancora fatica a tornare e il Milan brancola nel buio. Magari non succederà, eppure il Napoli ha il diritto-dovere di provarci. Sarri predica calma, ma gli azzurri ormai ci hanno fatto il pensiero. E se dovessero vincere a Verona, dimostrerebbero di essere maturati anche con le piccole. Un passo importante verso la lotta al titolo. Sarri mi perdoni la bestemmia.