Siamo solo all'inizio, la quinta partita è alle porte, ma per le squadre romane la situazione è agli antipodi e veramente surreale.
Il romanista non si spiega questo momento difficile, per una squadra nuova e giovane ricca si talento. La società ha venduto bene come ogni hanno decidendo di cambiare almeno 4 o 5 undicesimi, privilegiando la gioventù e la qualità tenendo sempre un occhio al bilancio.

Un anno Pjanic, l'altro Strotman, l'altro Benatia, tanti pezzi grossi hanno lasciato la capitale, dando all'allenatore il compito di ripartire da zero.
In pochi hanno ricordato la passata stagione si mister Di Francesco semifinalista in Champions e nei primi 4 in campionato. A Roma tanta roba, non si vedeva da secoli. Ora addirittura è in discussione, dopo 4 partite, fra molti bassi e pochi bassi, un'assurdità.
Giudicate ora è cambiare sa di losco e non sarebbe da persone intelligenti. Con i giovani ci vuole tempo e l'incostanza fa parte della crescita. Il valore del mister va riconosciuto e i giocatori devono avere lui come certezza.
Idee moderne, gioco divertente, non può passare da fenomeno a brocco come spesso troppo ingenuamente facciamo in Italia.

Passando ai biancocelesti ecco la situazione opposta. Lotito gli smantella sempre la squadra, il povero Inzaghi non batte voglio, anche se vorrebbe provare a vincere qualcosa.
Savic era l'uomo per il suo rinnovo e dopo tante peripezie e voci di dimissioni, è riuscito a farsi rispettare anche se il prossimo hanno partita. Nel precampionato sembrava dovesse mollare, il lavoro sta pagando, la stagione sarà buona ma ripetersi non sarà per niente facile. Anche per lui ogni hanno mezza squadra da risistemare. Il risultato però è sempre ottimo, fra mille peripezie e un presidente che pensa al portafoglio, affidandosi sempre all'ottimo lavoro di Inzaghi.

Gli allenatori vengono pagati tanto proprio per essere i primi parafulmini e spetta a loro pagare alla prima sconfitta, un mestiere impietoso, sempre sotto tiro, pochi giorni si può dormire sonni tranquilli.
A Roma ne sanno qualcosa in un mese poteva succedere un doppio cambio, Montella sta aspettando la prima incertezza di Di Francesco.
Nel Week end il derby, la partita che vale una stagione, da vincere per entrambe le squadre, per salvare definitivamente la panchina e magari invertire la rotta del campionato. Anche Inzaghi, nonostante tutto, non può dormire sonni tranquilli.