Ieri sera contro il Torino per il Frosinone un altra pesante sconfitta, nonostante una reazione al doppio svantaggio da apprezzare. Un ko che mette sulla graticola mister Longo, come le regole del gioco insegnano. Il Frosinone lotta e combatte ma il salto di categoria è un altra storia, una categoria diversa. Il mister ha la squadra in mano che da' far giocare bene, ma i risultati non arrivano. La differenza di qualità della squadra rispetto alle altre é notevole, la difesa fragile, troppo poco.

Non bastano orgoglio, impegno e volontà, oltre ad un gruppo che nonostante tutto si compatta sempre di piu'. Il calcio é crudele, fra le tante regole non scritte prevede quella dell'allenatore che in caso di risultati negativi è il primo a pagare. Il lauto stipendio prevede anche questo e Longo ne é consapevole.

Tutto stabilito? Forse no perché il presidente Stirpe, potrebbe sorprendere e proseguire con l' attuale tecnico. Una mossa sorprendente ma non troppo, che sarebbe segno d' intelligenza.
Il Frosinone ha nel mister un tecnico capace, che l'ha condotto nella massima serie. Lui come nessuno conosce la squadra, che ne ha il pieno controllo. Solo Longo puo' dare al presidente e hai tifosi la possibilità di una storica salvezza.
Il presidente con un budget ridotto ha costruito una squadra onorevole, un esonero sarebbe già una condanna. Prendere coscienza dei propri limiti è da grande persona. Il Toro è più forte del Frosinone, le squadre da battere sono altre.

Chissà che la freddezza del presidente Stirpe, che potrebbe dare continuità alla panchina di Longo alla lunga non porti ad un risultato clamoroso.
Tutta la città è con squadra, allenatore e presidente, tutti insieme devono provare fino all'ultimo minuto a regalare gioie a una piazza sempre impeccabile.