Una delle poche note positive rossonere risponde al nome di Gonzalo Higuain. Il grande acquisto della proprietà' americana sta mantenendo le attese, segnando con continuita' come da sempre sa fare. 
Il goal è la sua vita, attorno a lui si muove poco e le difficoltà rossonere lo dimostrano. Sono lontani i tempi di Torino, della Juve e di quello scudetto vinto all'ultimo respiro proprio con una sua inzuccata contro l'Inter.

La differenza, grande, un vero baratro si capisce da li', quest'anno i suoi goal al momento non vengono gestiti dai compagni con i tre punti finale, il peso delle reti diventa quasi nullo rispetto agli anni precedenti.
Non un buon segnale, considerando il fatto che segna e anche molto, Gonzalo era necessario per eliminare il palese problema evidenziato lo scorso anno, il bomber da almeno 20 goal. 
Problema risolto, ma la squadra sembra ancora fragile, troppo per assecondare l'argentino e garantire al Milan il valore delle sue reti. Ogni realizzazione ha un valore diverso, questa piccola differenza si sta vedendo chiaramente nella classifica dei rossoneri. Higuain segna, dal goal decisivo contro l'Inter, al goal beffa di Bergamo, stessi colori ma con un risultato ben diverso.
Il traguardo dei 20-25 goal sembra essere alla portata, la differenza dovrà essere nel loro peso, nei punti che dovranno garantire. La classifica finale dirà se Higuain sarà riuscito a trascinare il Milan nell'Europa che conta, il vero obiettivo stagionale.

Per ora Higuain segna, la classifica piange, al primo intoppo qualche altro suo compagno dovrà tappare la falla, Da San Siro a San Siro un anno dopo la differenza si vede, forse anche troppo, Gonzalo segna, Milano non convince.