Dopo l'annuncio delle imminenti dimissioni sul futuro di Marotta e del prossimo amministratore delegato Juve, si fanno strada varie ipotesi.
Marotta e Agnelli, non avevano più il feeling per continuare dalla scorsa stagione, nell'idea del presidente cambiare dopo diverse stagioni, da stimoli nuovi a tutti oltre a mandare segnali chiari di chi comanda.

Alla Juve piu' che mai, prima viene la società poi i singoli. Vale per tutti, da Buffon a Del Piero ed ora per Marotta. Agnelli pensa di non sostituirlo e dare maggiori poteri a Paratici e Nedved, diventando sempre più il primo e unico mentore bianco nero.
Un uomo alla Perez, ecco l'Agnelli new style, alla faccia di critiche ed ipotesi variegate. Lui è il capo, lui decide. Marotta farà parte per sempre della storia bianconera, grazie alla Juve è  diventato uno dei migliori manager d' Europa.

Qualcosa pero', magari il modo non è stato riferito e medita una vendetta, schierarsi dalla parte del nemico: Marotta all'Inter sarebbe il colpo del mercato dirigenziale, uno smacco per far capire il suo valore, un azzardo o semplicemente una scelta professionale?

Il Ronaldo della scrivania a sistemare i nerazzurri, per provare a sconvolgere le gerarchie dallo stesso Beppe creare negli anni, mai da solo ma con la proprietà Juve che ha dato sempre l' ultima parola.

All'arrivo di CR7 in conferenza non a caso Marotta non si è visto. Segnale di frattura, l'elicottero volato in Grecia aveva a bordo il presidente, Marotta già aveva capito tutto, aspettava solo il momento. Ora se Inter sarà tutti dovranno accettarlo. La Juve resta la Juve sempre e comunque.