Povero MILAN, tornato al 1986, quando la squadra era spaventata, assente e involitiva. Con una presidenza assente, una dirigenza impreparata e inutile, una squadra assente in campo, nessuna preparazione per il presente, ma sopratutto nessuna preparazione per il futuro.
Non si sa chi comanda, chi compra e chi vende, non si sa chi comprare e chi vendere, chi riconfermare e chi no.

Ma possibile che negli ultimi anni non hanno capito ancora come funziona una squadra di calcio, non una squadra qualsiasi ma il MILAN un blasone, una squadra che fino a pochi anni fa era la squadra più titolata al mondo, una squadra che quando scendeva in campo faceva tremare le gambe agli avversari.
Ora gli avversari fanno tremare le gambe ai nostri giocatori, basti pensare che per rialzare la testa abbiamo dovuto attaccarci ad un trentottenne, che con il suo carisma è il suo carattere ha svegliato una banda di ragazzini impauriti.

Per non parlare della dirigenza assente, un presidente che se nn avremmo saputo neanche che faccia avesse e chi fosse. Mai un intervista o una presenza in televisione o in una studio, mai una parola o un incontro con squadra e società, oppure spiegare quali siano le sue intenzioni, se guadagnare o far rialzare la testa alla squadra, venderla con profitto oppure svendere i giocatori per fare guadagno.
Poi fare uno stadio in comproprietà, una cosa assurda, addirittura farlo con i cugini, cosa fuori dal mondo, è una cosa impensabile, con la metà dei soldi avrebbe comprato san siro e rifatto molto meglio e da solo.

Speriamo che questo periodo buio passi in fretta e forza MILAN.