Sono passate solo tre settimane da quando andai alla Dacia Arena a vedere Udinese-Milan. Da tifoso milanista ne uscii triste vedendo la squadra rossonera perdere e giocare un brutto calcio.
Così decisi di dare ai ragazzi di Giampaolo una seconda opportunità e acquistai il biglietto per me e la mia ragazza in occasione della partita Verona-Milan. Pur non giocando benissimo il Milan ha vinto, ma sono uscito dal Bentegodi ancora più triste e indignato. Perché il 15 settembre 2019 non ha perso il Milan o il Verona: ha perso l'intero giuoco del calcio.

Ciò che ho potuto vedere con i miei occhi e ciò che ho potuto sentire con le mie stesse orecchie è stato qualcosa di vergognoso e da condannare in maniera decisa.
Dopo pochi minuti l'inizio della partita si sentiva già che l'ambiente era "caldo", ma i fischi ai giocatori e le proteste contro l'arbitro le posso anche tollerare. Ciò che per me è assolutamente inconcepibile sono gli attacchi dei tifosi della squadra di casa contro i tifosi ospiti senza alcun motivo.
Ed è ancora più grave il fatto che le vittime di questi attacchi siano stati una bambina di 7-8 anni e una coppia di pensionati. Voglio andare con ordine.

Il primo episodio riguarda proprio la bambina.
Ad un certo punto, verso il 20esimo di gioco, sento un tifoso del Verona urlare contro un altro signore una frase del tipo "voi non potete venire in casa nostra con la maglia del Milan". Di fianco al signore c'era questa bambina, che indossava una maglia del Milan, e la sento scoppiare in lacrime e rispondere: "ma non è colpa mia se sono milanista".
Questa risposta, con la voce interrotta dal singhiozzo del pianto, mi ha gelato il sangue. Immediatamente ho detto alla mia ragazza "ora ci tocca far finta di tifare Verona". Fortunatamente alcune signore scaligere hanno avuto la decenza di far sedere questa bambina in mezzo a loro e consolarla. Il padre della bambina era a dir poco in imbarazzo perchè probabilmente si sentiva responsabile per aver causato un trauma alla figlia.

Come ho citato prima, il secondo episodio è stato un altro attacco verbale ad una coppia di pensionati che dopo un'esultanza (non mi ricordo per quale episodio favorevole al Milan) hanno esultato. Immediatamente sono stati insultati con tanto di "vi aspettiamo fuori e vi riempiamo di botte".

Oggi ho letto i tweet del Verona in cui la società afferma che non ci sono stati alcuni cori razzisti contro Kessiè e/o insulti verso Donnarumma. Purtroppo ero vicino alla curva e posso affermare di aver sentito entrambe le cose.
Voglio precisare, perché amo l'onestà: i versi scimmieschi verso Kessiè si percepivano appena appena, probabilmente era opera di qualche decina di "tifosi". Gli insulti contro Donnarumma invece sono stati urlati in coro da tutta la curva in modo netto e distinto: si alternava un "Donnarruma terrone di m..." ad un "Donnarumma figlio di p...". 

Ciò che è evidente è che nel comunicato del Verona, uscito dopo i tweet, si parla solo dei versi contro Kessiè (meno udibili) e tralasciano quelli contro Donnarumma. La società dell'Hellas Verona dovrà prima o poi prendere in mano la situazione perchè se oggi la passa liscia, un domani non credo succederà nuovamente. Mi sono anche stancato della solita risposta che "sono solo pochi ignoranti"... a Verona ieri sera non erano solo pochi ignoranti. Di sicuro non erano tutti (lungi da me fare di tutta un'erba un fascio), ma non erano di certo pochi.


Concludo dicendo che, per quanto riguarda quella partita, gli insulti contro i giocatori  possono passare anche in secondo piano perchè vi dirò la verità: se guadagnassi 6 milioni di euro, gli insulti, benchè siano sbagliati e da condannare, li potrei anche sopportare.
Ma quando ho visto quella bambina piangere terrorizzata da un tifoso avversario ho capito che il calcio, inteso come sport, è definitivamente morto.


RIP

Luca

P.S.: a questo punto voglio fare i complimenti alla tifoseria dell'Udinese che in occasione di Udinese-Milan ha creato un clima di convivenza serena e pacifica.