Ore 14:45 partenza verso la Dacia Arena accompagnato dalla mia ragazza interista e pronta a gufare contro il "mio" Milan: si sa... l'amore non è bello se non è bla bla bla.

L'ultima partita del Milan che ho visto allo stadio è stata Milan - Manchester United, non quella (purtroppo) del 2007, ma quella del 2010 persa poi 3 a 2: risultato che passò in secondo piano visto lo spettacolo della partita e gli interpreti in campo (Ronaldinho, Beckham, Sholes, Rooney, ecc ecc).

Ieri partita completamente diversa: un Milan totalmente inesistente contro una Udinese in splendida forma e capace di mettere sotto i rossoneri anche da un punto di vista qualitativo.

Ma andiamo con ordine. Del primo tempo si può dire ben poco. Squadre schiacciate in 20 metri: dopo il primo quarto d'ora avevo già capito che sarebbe stata una partita ostica in cui il Milan per vincerla avrebbe dovuto mangiare tanto filo spinato (espressione cara al maestro Pellegatti). La squadra guidata da Giampaolo poteva costruire il gioco solo con passaggi orizzontali, appena cercavano una verticalizzazione Piatek e Castillejo venivano subito chiusi dai difensori friulani anch'essi dotati di ottime qualità fisiche.

Le note positive del primo tempo sono state una giocata di Castillejo che con un "elastico" ha saltato due avversasi e la seconda nota positiva è stato Fofana, giocatore che potrebbe non far rimpiangere un'eventuale cessione del suo connazionale Kessie. Fofana è stato a dir poco devastante nel primo tempo con degli strappi di pura possanza fisica che ricordavano il miglior Bakayoko ai tempi del Monaco senza aggiungere due lanci di 40 metri perfetti.

Finita la prima metà di gioco una speranza girava nella mia testa: l'Udinese non può continuare così per 90 minuti alla prima di campionato con 30°C, ora la qualità del Milan verrà fuori.

Iniziato il secondo tempo capii che non sarebbe stato così. Milan ancora fermo sulle gambe e Udinese sempre più padrone del campo. E' vero... la statistica dice che il possesso è a favore dei rossoneri, ma era un possesso sterile perchè non si creano azioni pericolose con passaggi tra Romagnoli-Musacchio-Calabria-Rodriguez.

Al 70' Tudor mette in campo De Paul e dissi alla mia ragazza "ah bene...entra il giocatore con più qualità: è finita". Neanche il tempo di finire la frase, cross di De Paul, incornata di Becao: Udinese in vantaggio.

Poco dopo prodezza di Gigio Donnarumma su un tiro ravvicinato e potente di Lasagna e la partita si andò a concludere così: l'ultimo brivido è stato il momento VAR che ha negato un rigore, che con le nuove regole sarebbe stato da assegnare al Milan.

Delusione totale. L'unica speranza è che la squadra di Giampaolo stia ancora smaltendo la preparazione e debba ancora ingranare bene la filosofia di gioco del mister. 

Ciò che ho visto dal 75esimo minuto in poi, però, mi lascia molto perplesso. Giampaolo ha inserito Bennacer e Leao al posto di Paquetà e Castillejo, spostando Calhanoglu mezz'ala sinistra e togliendo Suso dalla trequarti per farlo tronare al suo vecchio ruolo di esterno destro e Leao con Piatek davanti.

Secondo me il Milan ha cambiato faccia. E' stato comunque deludente, ma ha giocato meglio. Innanzitutto Bennacer, ok ha fatto pochi allenamenti, ma avrebbe potuto giocare sin dall'inizio: è entrato e si è messo a ringhiare sugli avversari e soprattutto giocava verticale (ottimo feeling con Calhanoglu). A mio parere l'algerino darà parecchie soddisfazioni al Milan. 

Capitolo Suso: per 75 minuti completamente inesistente. C'è poco da fare: Suso deve giocare esterno. E un giocatore che è devastante se è in corsa, mentre se gioca sulla trequarti è in completa balia degli avversari perchè non ha la stessa rapidità di tocco da fermo che può avere Paquetà. Invero negli ultimi 15 minuti Suso ha fatto due dribbling e due cross pericolosi in area avversaria.

Capitolo calci d'angolo: basta fare i tocchi sulla bandierina. Il calcio d'angolo va tirato direttamente e basta. Infatti il gol dell'Udinese è arrivato da un calcio d'angolo battuto direttamente in area e il rigore negato al Milan è stato frutto dell'unico calcio d'angolo che i rossoneri ahnno battuto di prima intenzione in area.

Il Milan ha perso. Il Milan ha perso e meritatamente. Tudor ha messo in campo una squadra di, con tutto il rispetto, qualità mediocre, ma con una fisicità, un attegiamento e una capacità di corsa devastanti (ho ancora davanti agli occhi la corsa di scatto per 40 metri all'89esimo di Larsen). I rossoneri erano completamente sulle gambe e, visti proprio a pochi metri, sembravano tanti Davide contro altrettanti Golia.
Peccato, però, che nel calcio non vince sempre Davide.