Dopo la Nations League ecco le prime sfide che contano per la Nazionale targata Roberto Mancini. Il 15 marzo il CT ha diramato le convocazioni sulle quali ho qualche perplessità.

Innanzitutto quattro portieri a mio parere sono troppi: avrei lasciato a casa tranquillamente Mattia Perin, che quest'anno ha totalizzato solo 8 presenze subendo 6 gol.

In difesa non capisco come abbia potuto non convocare un Francesco Acerbi in questo stato di forma incredibile. Lo stesso pensiero vale per Davide Calabria: uno dei terzini migliori del campionato italiano, titolare inamovibile nel Milan nonostante il ritorno di un certo Andrea Conti.

Per il centrocampo sono d'accordo con Mancini, mentre per l'attacco avrei convocato Belotti al posto di Lasagna. Giusto per me lasciare a casa Balotelli sebbene sia in uno stato di grazia al Marsiglia; purtroppo SuperMario continua ad essere una mina vagante e non ha ancora la tranquillità mentale nei momenti di difficoltà.

Come sempre ogni volta che la Nazionale sende in campo ci inventiamo  tutti CT e anch'io con queste considerazioni ci sono cascato, ma indipendentemente dalle scelte che per me possono essere giuste o sbagliate, ritengo che una cosa sia più importante in questo momento storico: basta giocare con la Nazionale. Veniamo da un triennio devastante per l'Italia calcistica in cui l'allora CT Ventura non ci ha portati in Russia: come dimenticarci quel terrificante 4-2-4 contro la Spagna dalla quale ci siamo presi 3 gol senza segnarne neanche uno.

Ora la Nazionale ha bisogno di certezze e Mancini ha il dovere di far partire questo cammino di qualificazione agli Europei con prestazioni (e vittorie) importanti.
Quindi Roberto te lo chiedo dal profondo del cuore: non sperimentare, non convocare giocatori con la speranza che facciano miracoli, non provare moduli tattici rivoluzionari, ma affidati ai capisaldi e ai leader di questa Italia desiderosa di riscatto.

Buon calcio e buona Nazionale a tutti!!