Prima partita del Milan a San Siro e prima vittoria per i ragazzi guidati da mister Giampolo. "Grazie... contro il Brescia avrebbe vinto chiunque". Diteglielo al Cagliari. Inoltre, dopo la bruttissima prestazione contro l'Udinese, ci si poteva aspettare di tutto. Vorrei fare un passo indietro. Dopo la sfida contro i bianconeri friulani Giampaolo mise in dubbio le sue stesse scelte per qunto riguarda il reparto offensivo. Suso trequartista e Piatek con un'altra punta al suo fianco non avevano convinto il tecnico (e neppure i tifosi). Più di qualcuno nell'ambiente si aspettava un cambio di modulo con un ritorno all'ancelottiano albero di Natale. Tuttavia venerdì pomeriggio, durante la conferenza stampa pre-partita, Giampaolo mise a tacere tutti con il suo "non si arretra di un millimetro", il modulo resta lo stesso dichiarando che sceglierà i giocatori più funzionali e più pronti per la sua filosofia calcistica. Quindi via con la solita difesa, ma con un centrocampo e un attacco ridisegnati a dovere. Bennacer regista, Calhanoglu e Kessie mezzali, Suso sulla trequarti, Casttilejo e Andrè Silva in attacco. La bocciatura di Piatek messo in panchina mi ha stupito e messo qualche dubbio, ma ero lo stesso abbastanza fiducioso.

Ero molto curioso per capire quali accorgimenti tattici avrebbe inserito in questa sfida rispetto a quella contro l'Udinese. Pronti, via e subito ho visto Suso giocare sì sulla trequarti, ma molto spostato a destra e Castillejo fare il "lavoro sporco": mi ha dato l'impressione fosse una specie di jolly d'attacco. Andrè Silva è stato bocciato da varie testate giornalistiche. Sinceramente l'ho visto più adatto a quel gioco rispetto al Piatek di Udine. Il più grave difetto del portoghese è la totale mancanza di rabbia agonistica, ma come movimenti è stato, a mio parere, impeccabile. Non vedevo da tanto tempo un lancio verticale per un attaccante in area di rigore e ieri Suso ha messo davanti Andrè Silva davanti al portiere con un lancio di 20 metri: peccato che il "raccomandato" di CR7 abbia sprecato tutto volendo fare la giocata della vita con un pallonetto mal riuscito.

Non vorrei dilungarmi troppo con la cronaca della partita, piuttosto vorrei soffermarmi su ciò che Giampolo ha cambiato per questa sfida. Come dicevo Suso svariava più sulla destra e questo lo ha reso un giocatore totalmente diverso. C'è poco da dire e poco da fare: Suso deve giocare a destra. Castillejo, criticato da molti, continua a dimostrarsi un giocatore tatticamente molto intelligente: svaria tra la trequarti e l'attacco, detta lo scambio di posizione con il partner d'attacco, cerca di farsi vedere ovunque. Ora come ora, in attesa di capire la situazione Leao, lo spagnolo è un titolare inamovibile. Cosa potrebbe migliorare? Secondo me dovrebbe giocare più tranquillo: lo vedo molto nervoso, ogni volta che perde palla penso sempre "ora fa fallo e si fa ammonire". Grinta e nervosismo sono cose ben diverse.

L'ultima importante novità è l'inserimento di Bennacer in cabina di regia al posto di Calhanoglu con Paquetà in panchina. Come avevo scritto nell'articolo precedente ero presente allo stadio durante Udinese-Milan. Finita la partita mio padre mi scrisse: "Come ha giocato il Milan?". Io gli risposi: "Male male, erano tutti imabllati... Bennacer secondo me è forte". Dopo Milan-Brescia posso dire di aver ragione. Ha preso letteralmente in mano il gioco, ha smistato palloni con una precisione di passaggio dell'89%. Soprattutto ha trasmesso calma a tutto il reparto. Unica cosa da migliorare: dovrebbe farsi vedere di più dai compagni.

Giampaolo sta dimostrando di avere grande intelligenza tattica (ma questo si sapeva già) e allo stesso tempo molta personalità. E' rimasto fedele al suo schema di gioco, adattandolo ai giocatori. Ieri ho visto un 4-3-1-2 in continuo cambiamento con il 4-3-2-1. Mi piacerebbe tanto chiamarlo: l'Albero di Giampaolo!

E con la speranza che sotto quest'albero in futuro vi siano tanti bei regali, auguro Buon calcio a tutti!!

Luca