Milan-Juventus doveva essere la partita della svolta. E così è stata per i bianconeri, che espugnano San Siro con il classico punteggio all'italiana di 2-0. 

Il gioco dei bianconeri non è stato spumeggiante come molti addetti ai lavori si aspettano, ma la solidità difensiva fatta da una copertura granitica che parte da Higuain, fino ad arrivare a Chiellini, è stata ottima.  Mister Allegri ha raddoppiato o triplicato le marcature su Suso, non dando la minima possibilità allo spagnolo di tentare la conclusione in porta o servire al meglio i compagni, tranne che in un paio di circostanze. Asamoah e Mandzukic, con l'aggiunta in alcune occasioni di Chiellini, hanno messo alle corde il funambolo ibericoRugani e Chiellini hanno concesso poco o nulla a Kalinic; il primo ha salvato un gol già fatto di Calhanoglu dopo la traversa colpita dal centravanti rossonero (su splendida uscita di Buffon) e giocato con personalità. Chiellini roccioso in ogni circostanza. Pjanic e Khedira utili ad aiutare in fase difensiva, con il tedesco maggiormente in fase di copertura e il bosniaco a far girare palla, dove in una di queste è nata la prima marcatura del Pipita, su assist di un Dybala ancora impalpabile nell'arco dei 90 minuti di gioco. 

Il Pipita è in condizioni fisiche straordinarie, si nota da come tenta di saltare l'uomo girato spalle alle porta, per come fa da sponda ai suoi compagni, per il modo di far girare il pallone, ed infine ha ritrovato la vena realizzativa da vero bomber.  La prestazione del numero 9 bianconero, deve essere da sprono, al suo compagno di reparto Dybala ed anche a chi osserva seduto in panchina, per la voglia che ci mette e come combatte su ogni pallone.

D'altro canto, il Milan per bocca di mister Montella ha giocato alla pari della Juventus.

I numeri della serata possono anche dargli ragione, ma la cattiveria agonistica dei giocatori piemontesi è stata superiore nell'arco dell'intera gara.

Biglia e Kessiè hanno sbagliato molto in fase di impostazione; Suso non ha mai potuto servire al meglio i propri compagni; Rodriguez fulminato dalla finta di Higuain in occasione della seconda rete e mai avanzato in fase propositiva. Calhanoglu ancora entra nel vivo della manovra rossonera. Kalinic ha disputato una buona partita ma nel momento opportuno ha mancato la via della rete, grazie anche ad una prodigiosa uscita del portierone della Nazionale Italiana. La nota lieta della serata è stata Borini, combattivo su ogni pallone, si è sacrificato molto in fase di copertura come in quella offensiva. Non sarà dotato tecnicamente ma è un giocatore per la quale si può fare affidamento. La squadra dopo la seconda rete, ha smesso di correre, non ha avuto gli attributi e la forza fisica per cercare di recuperare il match. Tutte queste caratteristiche, le danno gli allenatori. Se badiamo alle statistiche, il Milan non ha mai recuperato una partita in questa stagione, una volta in svantaggio. Quindi, tante ragioni non ne ha il tecnico dei diavoli. Non si possono commentare le gare solo per le statistiche finali. 

Forse la campagna acquisti è stata sopravvalutata. Forse il mister ancora trova il modulo giusto per far rendere al meglio i propri giocatori. Forse...

Forse Mister, l'aeroplanino non è volato e crediamo proprio che non volerà mai per atterrare sulla pista Champions League.