Era la stagione calcistica 2011/2012, Antonio Conte allenava la sua Juventus e, oltre ad avere una flotta di italiani in rosa che avevano voglia di far tornare i bianconeri in vetta allo Stivale ed oltre confine, voleva proporre un calcio offensivo con due ali larghe e due centravanti nel mezzo, coperti da una mediana robusta e tecnica ed una difesa solida.

Per tentare in tutti i modi di far coesistere Pirlo, Vidal e Marchisio, cambiò la sua filosofia da un 4-4-2 che diventava 4-2-4 in fase offensiva, in un 3-5-2 più moderno, con una fase difensiva solida ma fatta di pressione alta e recupero palla veloce.
Con l'avvento del tecnico toscano in panchina, la filosofia e la tattica precedentemente usata dal mister salentino, è rimasta tale per alcune giornate, per poi passare definitivamente ad una difesa a 4 alternando moduli e giocatori dalla cintola in su, grazie soprattutto all'adattamento di Mario Mandzukic nell'accettare il ruolo indicatogli come esterno sinistro delle tre mezze punte a sostegno di Higuain e di aiuto in fase arretrata.

Sono passati dieci anni da quella stagione e oltre a tornare ad una rosa prettamente italiana Mister Allegri potrebbe cambiare nuovamente il suo modo di vedere la Juventus, e, partita più importante di questa sera non poteva esserci per provare ciò che la sua mente frulla.
Finora abbiamo visto un centrocampo centrale composto da due giocatori, tecnici e giovani, formato in particolar modo da Locatelli (imprescindibile) e Bentancur in primis (quest'ultimo rimpiazzato da Rabiot a Mc Kennie, da Bernardeschi a Ramsey, in attesa del rientro di Arthur, giocatore per il quale Allegri ha speso parole di stima.

Il rientro del brasiliano sarebbe arrivato e da una linea mediana formata da due centrocampisti centrali e due ali, questa sera potremmo vedere una formazione d'attacco con un centrocampo a tre sì numericamente, ma con proprietà prettamente offensive, con Cuadrado falso mediano insieme al brasiliano e a Locatelli, ed un tridente offensivo formato da Chiesa alto a destra, Morata punta centrale e Bernardeschi sulla fascia opposta di competenza.
Certo, l'avversario è un gradino inferiore alla squadra zebrata, ma potrebbe essere l'inizio del calcio spettacolo che tutti cercano ma, come dichiara sempre il mister: "Per vedere lo spettacolo si va al cinema, al teatro, al concerto, qui si gioca a calcio".
Ci si difende in undici e si attacca in dieci, non esistono moduli che tengano.