Mercoledì 07/03/2018 è una data che rimarrà impressa nella mente per molti tifosi bianconeri, perchè hanno visto una squadra, un mister ed una società di leoni, capaci di domare 80.000 inglesi inferociti in uno dei più grandi templi del calcio: il nuovo stadio di Wembley.

Si inizia con l'omaggio a Davide Astori. Un minuto di silenzio veramente surreale e pieno di emozioni, con striscioni dagli ultras Bianconeri ad omaggiarlo.

La gara vede sin da subito la Juventus in balia degli avversari, che attuano un pressing asfissiante ed un gioco spumeggiante fin dalle prime battute. Nell'arco della prima frazione, la squadra del mister livornese non riesce a concludere nulla e rischiano in più di un'occasione, di rientrare negli spogliatoi con un passivo ben più pesante dell' 1-0 realizzato da Son.

La fotografia che ha dato un piccolo barlume di sicurezza sul passaggio del turno, sono le facce sorridenti di Higuain e D.Costa, o quella del capitano Buffon al rientro in campo, dopo aver subito un'aggressività mostruosa del Tottenham ed essere in svantaggio, senza aver nemmeno sporcare i guantoni di Lloris. 

Gli Spurs hanno avuto la totale padronanza dei giocatori bianconeri per più di un'ora. Mister Allegri, decide di provare a vincere il match, facendo entrare i due giocatori maggiormente indiziati di abbandonare la squadra ad inizio stagione, quelli da prendere come esempio per chiunque è in squadra o chi pratichi questo sport, per senso di abnegazione, serietà e appartenenza: Lichsteiner ed Asamoah. Dal loro ingresso, e con il passare dei minuti, la formazione ospite inizia ad alzare il baricentro e a fare il suo gioco. Da 11 leoni domatisi è passati ad 11 leoni indemoniati che dapprima feriscono gli avversari e successivamente li "uccidono" nel momento di difficoltà, supportati dai 5.000 tifosi a cantare a scquarciargola come mai fatto finora. La formula HD (Higuain - Dybala) è quella giusta; una volta sfuggiti alle marcature avversarie, ruggiscono e fanno male nelle uniche due occasioni a loro capitate

I ragazzi piemontesi, raggiunto il vantaggio, resistono a tutti i vani tentativi degli uomini allenati dal coach spagnolo, e portano a casa un passaggio del turno, insperato quanto cercato e voluto.

Tutto questo, senza contare alcune situazioni sfavorevoli che facevano presagire una debacle: gli argentini offensivi reduci da infortuni recenti; il rigore netto non fischiato ai danni dell'ala brasiliana D.Costa (migliore in assoluto del match); le assenze di Cuadrado, Bernardeschi e Mandzukic. 

L'Italia bianconera (e non), diventa almeno per una notte padrone d'Inghilterra.

La Repubblica stende la Monarchia. L'italiano pragmatico e cinico sconfigge lo spagnolo tecnico e aggressivo. La tattica annichilisce la tecnica. La Mole è più bella del Big Ben.

E vada al diavolo il calcio spettacolo che tutti vogliono. Certo, vedere giocare i ragazzi di Pochettino contro la Juventus è stato un bel vedere, cosiccome gli azzurri partenopei in questi sette mesi circa di campionato. La verità racconta che il cinismo, il cuore, la grinta, la mentalità di una società, la qualità della rosa a disposizione, la voglia di vincere ed anche il pizzico di fortuna che accompagna la Vecchia Signora, porta ad essere ancora in lotta per ottenere record su record, quali settimo scudetto di fila, quarta Coppa Italia di fila e Champions League.

Sognare è lecito.