La gara dell'Allianz Stadium porta in dono per la Pasqua bianconera una sorpresa inaspettata dall'uovo . Una vittoria che sa di dolce scudetto, grazie al pareggio del Napoli a Reggio Emilia con il Sassuolo e di avvicinamento al match più importante dell'anno, quello con il Real Madrid, con una squadra quasi al completo in tutti i suoi effettivi e con un morale a mille anche grazie al più quattro sul Napoli.

Possiamo sintetizzare il tutto con le tre A della serata, partendo da quella del tecnico.

A come Allegri, di nome e di fatto. Il mister bianconero decide di schierare la difesa a tre contro Bonucci & C. e la scelta dopo 10 minuti circa sembra essere quella giusta, in quanto dà la possibilità a Dybala ed Higuain di giocare vicini e creare grattacapi alla difesa rossonera, tanto da andare al tiro due volte in due minuti e portarsi in vantaggio grazie alla Joya ( con responsabilità di Donnarumma, non impeccabile) in una di queste occasioni. Ma, grazie ad una buona organizzazione e ad un possesso palla ottimo del Milan, la formazione di casa inizia ad andare in difficoltà, subendo il pareggio dall'uomo tanto atteso e fischiato dello Stadium su situazione da palla inattiva: Bonucci

Nella ripresa (e qui passiamo alla seconda A, Abbondanza) il tecnico toscano decide di inserire D.Costa per uno spento Lichsteiner e passare al 4-3-3, marchio degli ultimi mesi che hanno portato gli uomini capitanati da Buffon, a tornare in testa alla classifica. Avere in panchina abbondanza assoluta con gente del calibro di Szczesny, De Sciglio, Howedes, Rugani, Marchisio, Sturaro, Costa, Cuadrado, ed avere fuori Alex Sandro, Mandzukic e Bernardeschi, non è roba da poco. Praticamente una squadra titolare, rispetto alla scorsa stagione, quando in finale di Champions League, c'erano (senza nulla togliere) sì Marchisio e Cuadrado ma anche Rincon e Lemina. Tornando alla gara, Pjanic torna in cabina di regia e la squadra comincia ad assestarsi al meglio, anche se le occasioni migliori per portare in vantaggio una delle due squadre, capitano dapprima a Chalanoglu che colpisce la traversa con un tiro dai 25 metri circa con Buffon battuto e successivamente sui piedi di Bonaventura, che fa fuori con una finta il neo entrato Cuadrado e calcia alto. 

Ecco, Cuadrado, la mossa vincente di mister Allegri. Se non ci fossero le abilità e l'adattamento dei giocatori (l'ultima A della giornata) di interpretare i vari moduli proposti dal tecnico, non si potrebbero ottenere vittorie. La mossa astuta, è stata nquella di passare dal 4-3-3 al 4-4-2, con due ali vere e proprie come D.Costa spostato sulla sinistra e Cuadrado sulla destra. Nell'ultimo tratto di gara, la squadra bianconera inizia a macinare pressing, possesso palla più rapido, capacità di attaccare le fasce. Da due azioni nate sulla corsia mancina, prima nasce la rete di Cuadrado, con preciso taglio nello spazio di Khedira e cross pennellato per l'inzuccata vincente del colombiano; qualche minuto dopo, la rete del tedesco. Azione ubriacante del brasiliano che porta con sè Bonucci e Calabria sulla bandierina del calcio d'angolo, serie di finte, passaggio filtrante per l'inserimento di Dybala, taglio di Khedira e terza marcatura che va a chiudere gioco, partita e incontro.

Adesso, sotto ai Campioni d'Europa in carica per un quarto di finale dall'alto tasso adrenalinico per tutta la società e i tifosi zebrati. Ed in bocca al lupo!