17 Agosto 2023, in questa estate non troppo torrida ho deciso di prendermi una piccola pausa da uno studio matto e disperatissimo per provare a convogliare i miei pensieri da tifoso nerazzurro in un articolo che spero possa essere coinciso e soprattutto spunto di riflessione. Ho deciso di farlo ora poiché avverto nettamente che il nostro calciomercato estivo, sotto sotto, si sia concluso e soprattutto in quanto il Monza non aspetta nessuno: pronti o non pronti sabato si gioca, con l'imperatore in divenire C. Augusto schierato contro i ciceroniani Gagliardini e D'ambrosio, sperando l'esito possa essere lo stesso di un 2000 anni fa circa.

L’Inter è incompleta. L’Inter è tutto fuorché la favorita alla vittoria. L’Inter, in questa stagione, potrebbe rischiare seriamente il tracollo. E io, come tifoso interista, ammetto di sentirmi tradito da una proprietà e una dirigenza non tanto incompetenti quanto terrorizzati dall'idea di uscire da quello schema mentale costituito di parametri zero e giocatori pronti al ritiro per abbracciarne uno più moderno fatto di scouting, player trading e canterani.
Ma andiamo con un reparto alla volta:

Portieri:
Reparto completamente bistrattato dalla tifoseria, siamo forse così tanto abituati bene da decenni di Zenga, Toldo, Julio Cesar, Handanovic e Onana che ci dimentichiamo quanto un portiere, nel gioco moderno poi, sia la differenza tra una buona stagione e una eccellente, chiedere allo United per maggiori informazioni. Cinquantacinque e passa milioni di totale plusvalenza + tre grandi leader dello spogliatoio sostituiti da un quasi trentacinquenne mai effettivamente diventato un grande giocatore, dal portiere di una retrocessa e da un terzo ripescato dai database giusto per le liste UEFA. Trubin? Mai arrivato, è andato al Benfica all'incredibile cifra di dieci milioni, per fortuna che era lo Shakhtar a chiedere cifre astronomiche. Vicario? Soffiato sotto il naso perché troppo impegnati a spendere miliardi su altri giocatori poco utili alla causa. Carnesecchi, Mamardashvili e tutti gli altri? Nada.
Insomma, un reparto che dovrai rifondare nuovamente nel giro di un anno, degli acquisti completamente demotivati (Un primo portiere minacciato dal secondo e un altro primo portiere costretto a fare il secondo) che non vedranno l'ora di andarsene e un suicidio tattico che crea grossissimi grattacapi al gioco tecnico che esprime il mister.
La cosa più divertente? Il fatto che, per costi a bilancio, tu sia rimasto sostanzialmente in pari. Ah, sì, ed erano mesi che si sapeva della possibile cessione di Onana, era solo questione di accelerare le trattative, avremmo tutti preferito un Vicario in più e 5 milioni in meno di plusvalenza rispetto alla situazione attuale.
Reparto Inter 22/23: Onana, Handanovic, Cordaz. 8/10
Reparto Inter 23/24: Sommer, Audero, Di Gregorio 6.5/10

Difensori:
So bene a cosa state pensando: arriverà un acquisto entro fine agosto. Mah. Ne siete così sicuri? Siete così sicuri che, dopo l'acquisto di Arnautovic, improvvisamente uscirà un acquisto da 20 milioni alla Tomiyasu? In fondo, a livello numerico siamo a posto no? E tanto basta alla società. Io credo seriamente che qualcuno, nelle gerarchie del biscione, veda il calcio come una somma di centrocampisti e poi il resto vien da sé, altrimenti non mi spiegherei come si possa accettare questo reparto. Acerbi, al momento infortunato, a febbraio compirà 36 anni, Darmian a Dicembre 34. Parliamo di due giocatori comprati per fare le quinte alternative (addirittura l'ex Toro era stato preso come riserva del laterale destro) e che dovranno fare un'altra stagione da titolari indiscussi.
Oltre a Bastoni, sono presenti un ex giocatore come De Vrij e un povero ragazzo, Bisseck, a cui sarà chiesto di essere pronto fin da subito a diventare il nuovo Skriniar: dovesse fallire, cosa possibilissima, ci ritroveremmo senza cambi qualitativi e con tre pensionati su quattro a dover reggere tre competizioni.
La cosa più divertente? Il fatto che, pur essendo il reparto che avrebbe un maggiore bisogno di rifondazione, siano circolati giusto tre nomi di centrali cercati da Marotta ovvero Demiral, Toloi e, appunto, il nipponico dell'Arsenal, a dimostrazione di quanto l'Inter creda di essere, difensivamente, completa. A quanto pare, le dodici sconfitte del 22-23 non hanno insegnato nulla.
In ultimo, Pirola avrà la peste per non meritare una chance in questa squadra dopo la stagione avuta a Salerno, boh.
Reparto Inter 22/23: Skriniar, Acerbi, Darmian, Bastoni, D'Ambrosio, De Vrij 7/10
Reparto Inter 23/24: Acerbi, Darmian, Bastoni, De Vrij, Bisseck 5/10

Centrocampo:
Eccoci al reparto preferito in Viale della Liberazione. Sostituiamo Brozovic con Frattesi e Gagliardini con Sensi, grazie a Dio non spendiamo su un settimo centrocampista come Samardzic (per chi dice che Sensi costa di più a bilancio, Sensi non lo venderemo mai, se volevi il serbo ti accollavi entrambi gli ammortamenti), ovviamente rifiutiamo anche solo l'idea di dare una mezza occasione a Fabbian, giocatore con caratteristiche che ci mancano completamente e ci ritroviamo con dei costi a bilancio bene o male alla pari a causa del grosso ammortamento del romano ex Sassuolo. Poco da dire, perdi palleggio ma guadagni inserimenti e futuribilità, speriamo nell'inserimento di Asllani.
Reparto Inter 22/23: Brozo, Chala, Barella, Gagliardini, Asllani, Mkhi 8.5/10
Reparto Inter 23/24: Chala, Barella, Frattesi, Mkhi, Asllani, Sensi 8.5/10

Esterni:
Di base rimani uguale, la sostituzione Gosens - Carlos Augusto è tatticamente ineccepibile, guadagni in futuribilità e in motivazione. Cuadrado, come riserva, darà il minimo indispensabile.
Reparto Inter 22/23: Dumfries, Di Marco, Gosens, Bellanova 7.5/10
Reparto Inter 22/23: Dumfries, Di Marco, Gosens, Bellanova 7.5/10

Attacco:
Cari fratelli interisti, iniziate a pregare che San Lautaro non prenda una storta in una delle sue serate milanesi o di goal non ne vedremo mezzo. Thuram, al momento, rischia di essere un giocatore fuori posizione, un esterno adattato a giocare per vie centrali in compagnia di un altro attaccante di movimento, peccato che non parliamo di fenomeni come Vinicius e Rodrygo. Arnautovic è forse l'acquisto più sbagliato dell'ultimo secolo: con i suoi dieci milioni di clausola diventa l'over 34 più pagato di sempre dopo CR7 per un giocatore che passa metà stagione in infermeria e l'altra metà a segnare sì e no una decina di goal: parliamo di un profilo completamente inadatto alla situazione interista, tatticamente non aggiunge nulla. E anche qui, come tra i portieri facciamo un piccolo recap di tutti i profili che non abbiamo portato a casa: Scamacca, potenziale acquisto top, andato a Bergamo per qualche milione in più al West Ham, Balogun, troppo costoso, Taremi, idem, Morata fedele all'Atletico, Beto troppo costoso, etc.
La cosa più divertente? (pare un pezzo comico ormai) Retegui, giocatore futuribile, che chiedeva uno stipendio bassissimo e perfetto tatticamente è andato al Genoa, una neopromossa, per dodici milioni, noi gli abbiamo preferito un trentaquattrenne costato praticamente la stessa cifra, con uno stipendio più alto e che è pure chiaramente più scarso. Boh.
Reparto Inter 22/23: Lautaro, Lukaku, Dzeko, Correa 7.5/10
Reparto Inter 22/23: Lautaro, Thuram, Arnautovic, Correa 6.5/10

E questo è quanto, riguardo la parte del campo, evidenziando il downgrade avvenuto.
Per ciò che riguarda la situazione economica attuale invece? Beh, i costi a bilancio sono scesi ma siamo comunque sopra soglia di pareggio di bilancio di almeno 50 milioni (e non credo andremo di nuovo in finale di Champions), abbiamo una rosa invecchiata passando da 26.4 anni di media a 27, ci rimangono tre cartucce come Lautaro, Barella e Bastoni da poter sparare le prossime estati quando qualche anno fa ne avevi circa sette o otto, hai a libro paga ancora esuberi come Sensi, Lazaro, Salcedo e Agoumè, non hai minimamente avviato l'iter per il progetto under 23 da cui la Juve, e  presto l'Atalanta, stanno già attingendo per costruire un progetto futuro roseo, la maggior parte dei tuoi acquisti sono prestiti con obbligo di riscatto e, in ultimo, con ottime probabilità, l'Inter l'anno prossimo andrà nelle mani di Oak Tree.

Nel frattempo, il Napoli, a parte la cessione di Kim, si rafforza a centrocampo e parte favorito, il Milan ha sistemato tre quarti dei problemi dell'anno scorso mantenendo il pareggio di bilancio, la Roma ha ricostruito un centrocampo che non aveva e portato a casa due affari come N'Dicka e Aouar a zero, la Lazio ha regalato a Sarri un regista e la riserva di Immobile provando almeno a sostituire un mostro come il Sergente con un ottimo giocatore come Kamada e l'Atalanta ha venduto un ragazzino modestissimo (e manco titolare) in cambio di sei innesti perfetti tra cui Tourè, il già citato Scamacca e il redivivo CDK. Sicuri che il quarto posto sia così scontato?

In ultimo, prima di ritornare sui libri, voglio sottolineare cosa avremmo dovuto realmente fare questa estate: supponendo le stesse identiche cessioni anche a qualche milione in meno per accelerare le trattative, Frattesi potevi lasciarlo dove sta, Samardzic, più giovane e tatticamente più simile all'armeno che ad una copia di barella, sarebbe andato benissimo risparmiando 20 e passa milioni, in porta andava bloccato Vicario o, al massimo, effettivamente preso Trubin come secondo, Retegui al posto di Arnautovic, un difensore in più come Josip Sutalo o al massimo lo stesso Pirola, Fabbian come sesto a centrocampo ( o Sensi, fate voi) e ti presentavi ai nastri di partenza con una rosa più giovane, più futuribile, più completa e meno costosa.

Per chi dice che il problema è stato il "turn heel" di Lukaku: quei famosi quaranta milioni, in ogni caso, non sono stati spesi, ci fossero effettivamente stati profili come Scamacca, Balogun etc sarebbero arrivati subito no? Semplicemente, la nostra beneamata non ha un budget, fintanto che saremo immersi nei debiti non esisteranno tesoretti o che altro, si cercherà semplicemente di non affogare definitivamente. Siamo una squadra da rifondare completamente, come fece il Milan qualche anno fa, peccato che la rifondazione tu non la possa fare quando sei andato in finale di Champions l'anno prima.
Occhio: nel post 2010 finimmo per diventare una macchietta della vera Inter con una certa politica monetaria, almeno, però, all'epoca potevamo sfoggiare un triplete su cui piangere.