Vorrei fare una panoramica abbastanza sintetica, senza la pretesa di essere esaustivo o particolarmente originale, sulla ridda di notizie che concernono alcuni elementi  della squadra nerazzurra. Sono questioni che cercherò di riaffrontare in maniera diversa da come ho fatto precedentemente.

Partiamo da Brozovic. Pare, da alcune voci che trapelano, che Inzaghi, soddisfatto del rendimento di Chanaloglu in cabina di regia, intenda spostare il giocatore croato a mezz’ala, ruolo da lui coperto in Nazionale. Comunque per lui si prospetta la panchina nella prossima partita con l’Atalanta, ma è molto probabile, come del resto è accaduto contro il Bologna, che entri in campo nel corso della ripresa, forse per tutti i 45 minuti, per accumulare minutaggio e forma fisica. Se giocasse, si vocifera che potrebbe essere investito dei gradi di capitano, ma vedremo.
Per quanto concerne Gosens, i gol al Barcellona e al Bologna dovrebbero inspirargli un po’ di fiducia nei suoi mezzi, ma deve recuperare una condizione fisica accettabile per provare a scalare le gerarchie della squadra. Ma va chiarita la sua posizione in campo. Del resto, perché limitare il suo raggio d’azione alla fascia destra dove c’è la forte concorrenza di Dimarco?

E’ noto che Gosens ha il fiuto del gol, e sa quando muoversi e quando restare fermo, secondo i dettami di Gasperini, cui il giocatore è molto grato per avergli insegnato cose che lui prima non sapeva fare, per averlo fatto enormemente crescere. Si tratta, a mio modesto avviso, di un giocatore abbastanza polivalente dal centrocampo in su, che può giocare in più di un ruolo. Ma pare che l’Inter, forse non del tutto rassicurata dalle condizioni fisiche del calciatore, come per sua stessa ammissione (ha dichiarato di non sentirsi ancora quello di prima dell’infortunio), si guardi intorno, almeno secondo alcune indiscrezioni, e pensi ad un eventuale sostituto, tra cui Borna Sosa, o Pedraza, il cui maggiore ostacolo, però, è la richiesta elevata del Villareal e, ultimamente, anche Vazquez.
La mia impressione è che Gosens nella finestra di mercato invernale non partirà, anche perché l’Inter, vendendolo, probabilmente non rientrerebbe affatto dal costo del cartellino e dovrebbe, altresì, anche aggiungere una cifra oggi difficilmente quantificabile, forse almeno una decina di milioni per chi subentrasse al suo posto, a meno che non si tratti di giocatori a parametro zero.
Per quanto riguarda Skriniar, la telenovela dell’eventuale rinnovo contrattuale si sta trascinando fin da troppo tempo sugli organi di stampa e nei dialoghi tra i giornalisti del settore,  ma pare che per Natale il giocatore possa finalmente ottenere il rinnovo, benché si tratti di limare alcuni particolari anche legati ai risultati. A mio avviso, però, un addio del giocatore all’Inter non va escluso in via di principio, anche se lo reputo poco probabile. Anche perché è tutto da vedere che il Paris Saint Germain torni alla carica per acquistarlo e gli proponga un ingaggio sensibilmente più alto.
Dicono pure che ci sia il placet della moglie del giocatore a favore della loro eventuale permanenza a Milano, piuttosto che recarsi a Parigi.
Quanto a Lukaku, è stato convocato in nazionale per i Mondiali, ma riuscirà a giocarvi? Si sottopone frequentemente ad esami diagnostici, non solo in Belgio, ma anche presso le strutture afferenti all’Inter, per monitorare passo passo il suo recupero, al fine di evitare il più possibile forzature che potrebbero innescare, non sia mai, ulteriori recidive. Io credo che solo tra qualche giorno sapremo se plausibilmente sarà in grado di partecipare a questa competizione, sia pure saltando le prime partite. A quanto ho letto sui giornali, Inzaghi sarebbe lieto del fatto che nessun altro giocatore della rosa sia stato convocato nella propria nazionale e, quindi, tranne il giocatore belga, tutti gli altri sarebbero a disposizione esclusivamente del proprio club di appartenenza, senza dover subire le scorie (non solo infortuni, ma anche tanta stanchezza) che una competizione così impegnativa lascia dietro di sé.
Infine, accenniamo a Dzeko e al settore dell’attacco in generale, a parte Lukaku di cui si è già parlato. Pare che il discorso sul probabile rinnovo del contratto del giocatore bosniaco si affronterà nella pausa del Mondiale, ma a cifre (dicono) sensibilmente minori rispetto a quelle percepite attualmente. A mio avviso, il problema non è tanto Dzeko, che come quarto attaccante ci può stare, quanto la rosa in attacco considerata nel suo complesso, per cui Correa, che ha in buona parte deluso anche sotto il profilo caratteriale, dovrebbe fare le valige ed io inserirei al suo posto Iliev della Primavera. E poi, ritornerà Satriano e con quali credenziali acquisite nell'Empoli? Per ora ha segnato solo un gol su dieci partite.

Concludo dicendo che se fossi al posto di Ausilio e della Società, cercherei di riacquistare l’anno prossimo Casadei, prospetto tra i più interessanti degli ultimi anni, non solo in Italia,  facendo  leva sull’eventuale sua aspirazione al ritorno in Patria, sia per convincere il Chelsea, sia per ridurre le pretese economiche di questo club, offrendo quasi la stessa cifra sborsata nella sua vendita, anche perché la FIGC già da qualche anno pretende un certo numero di giocatori in rosa provenienti dal settore giovanile e l'Inter dovrebbe saperlo, prima di vendere un giocatore della Primavera così forte.