In via preliminare, va precisato che le Norme Organizzative Interne (N.O.I.F.) della F.I.G.C. che rappresentano una delle fonti normative federali, pongono, tra le altre, diverse regole in tema di tesseramenti e “status” dei calciatori.
L'art. 31 al comma 1 prevede che sono qualificati giovani i calciatori che abbiano anagraficamente compiuto l'ottavo anno e che al 1° gennaio dell'anno in cui ha inizio la stagione sportiva non abbiano compiuto il 16° anno.

Ma a me pare, almeno ai fini del mio articolo, un limite troppo basso, poiché intendo parlare anche di giocatori più grandi di età. Pertanto, terrò presente, invece, il limite anagrafico previsto dal Campionato europeo di calcio Under 21, che ammette i calciatori che abbiano al massimo ventun anni, ma ometterò dal mio discorso i fuori quota.
Quindi, benché obiettivamente siano giovani, in osservanza del limite predetto, escluderò dal mio articolo Samuele Mulattieri (22 anni) e Raoul Bellanova (suo coetaneo), pur con un certo rammarico.
Naturalmente non mi occuperò soltanto dei giocatori nella rosa della prima squadra anche se considerati riserve, ma anche di quelli che sono dati in prestito a squadre nazionali o estere.
E forse non parlerò di tutti, ma di quelli maggiormente sotto i riflettori, o più oggetto di titoli giornalistici. In tutto farò un identikit, più o meno diffusamente, di 14 giovani calciatori.

Eddie Salcedo, nato a Genova il 01.10.2001, ma di origini colombiane, è un attaccante del Bari, in prestito dall’Inter. Pur privilegiando il ruolo di punta centrale, sa destreggiarsi anche in altre posizioni d’attacco, per es., come ala sinistra. Fa parte della Nazionale Under 21.
Martìn Satriano è nato a Montevideo il 20.02.2001 ed il suo ruolo è quello di punta centrale. Di piede destro, è forte fisicamente, dotato di personalità, di tecnica ed è anche un buon rifinitore. Ma se si guarda allo score in attacco, purtroppo non lo si può definire un bomber. È stato prestato dall’Inter all’Empoli, dove in 13 presenze ha finora segnato solo un gol. Satriano sembra, fin qui, non mantenere del tutto le attese, ed i paragoni con Ibrahimovic e, in, patria con Luis Suarez appaiono, almeno oggi, molto prematuri e azzardati.
Da un paio di mesi ha esordito nella Nazionale uruguaiana, ma non è stato inserito nella lista per i Mondiali. Ha le medesime origini lucane di Antonio Valentìn Angelillo, il campione dell’Inter dal 1957 al 1961.
Kristjan Asslani è nato il 09.03.2002 a Elbasan in Albania, ma da quando aveva due anni si è trasferito con la sua famiglia a Buti, un paese in provincia di Pisa. Ha iniziato a giocare come trequartista, ma poi è stato arretrato a mediano-centrocampista. È un giocatore con alta percentuale di passaggi esatti. Ha doti tecniche (è ambidestro, calcia i rigori, tira benissimo i calci d’angolo), ma anche morali (umiltà, educazione, concentrazione). Fa parte della rosa della prima squadra dal 01.07.2022, ma di fatto è una riserva, avendo disputato quest’anno 7 partite, di cui due da titolare, ma con soli 186 minuti totali. Quest’anno ha giocato anche in Champions League con scarso minutaggio e nella nazionale maggiore dell’Albania, dopo aver fatto la trafila nell’U21 del suo Paese. È in prestito dall’Empoli con obbligo di riscatto condizionato.
Nel mio articolo metterò una sua foto.
Filip Stankovic, nato a Roma il 25.02.2002, è figlio del grande centrocampista Dejan, vincitore del Triplete nell’Inter e di altri trofei. Ha il ruolo di portiere ed attualmente gioca nel Fc Volendam. Fa parte dell’Under 21 della Serbia.
Sebastiano Esposito, nato il 02.07.2002 a Castellammare di Stabia, è una punta centrale. Si parla di lui già da alcuni anni. Infatti, già nel 2019 ha esordito in Champions League, ma da allora è stato girato a Spal, Venezia, Basilea e Anderlecht, dove è in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, ma senza mai riuscire a convincere appieno secondo alcuni addetti ai lavori, pur giocando nell’Italia Under 21.
I due fratelli Franco e Valentìn Carboni sono figli d’arte, nel senso che il padre Ezequiel è stato un ex calciatore argentino che poi, come allenatore del settore giovanile del Catania (una delle squadre dove egli ha militato), ha allenato anche i suoi due figli, passati poi all’Inter a causa delle difficoltà finanziarie della società etnea, che la costringono tra i vari sacrifici economici anche a questa duplice cessione.
Franco, il più grande di età, classe 2003, è nato a Buenos Ayres ed è un terzino sinistro.  È stato convocato dalla nazionale argentina U20. Si è messo in luce nella Primavera dell’Inter e la sua attuale squadra di club è il Cagliari.
Valentìn, di cui si dice un gran bene, nato il 05.03.2005, cresciuto nel Lanus, è considerato uno dei prospetti più talentuosi del vivaio nerazzurro e una grande promessa del calcio argentino, del resto è stato incoronato uno dei 60 migliori giovani 2005 del calcio da The Guardian.  È un trequartista mancino dotato di notevole tecnica. Nell’Inter fa una trafila prima nell’Under 17 (con 11 presenze e ben quattro gol), poi nell’Under 18 e, infine, nella Primavera allenata da Christian Chivu, dove in 5 presenze ha segnato 2 gol. Che il giovanissimo Valentìn si dimostri superiore non solo ai coetanei, ma anche ai suoi compagni un po’ più grandi, diventa man mano assolutamente evidente. Nonostante la sua giovanissima età, diventa uno dei perni della squadra Primavera, con la quale vince un Campionato, giocando tutta la semifinale e il secondo tempo della finale contro la Roma.
Di queste prestazioni importanti si accorge anche Scaloni, il tecnico della nazionale albiceleste, che a marzo lo pre-convoca addirittura insieme al fratello per le sfide contro Venezuela ed Ecuador, forse anche per invogliarli ad accettare la nazionale argentina, dato che hanno pure il passaporto italiano. Ma, dopo le convocazioni con l’Under 17 italiana, Valentìn accumula a giugno anche due presenze con l’Under 20 Argentina. Mentre Franco viene ceduto in prestito al Cagliari, Valentìn nell’Inter ha invece l'opportunità – a meno di diciotto anni - di fare il suo ingresso il 01.07.2022 in una rosa di campioni, tra cui quelli di attacco.
È un particolare significativo che depone a favore di tale giovane calciatore il fatto che in questa stagione abbia trascorso più tempo con la prima squadra dell’Inter che con la Primavera: tante convocazioni ed anche un debutto, in campionato, benché in concomitanza con una sconfitta, avvenuta lo scorso 1° ottobre al Meazza contro la Roma. Ma l’a.d. Marotta ha comunque sottolineato come questo esordio rappresenti un segno di orgoglio per la società. Per un giocatore di 17 anni ascoltare queste parole è una grande gratificazione morale, è come si usa dire, musica per le sue orecchie. Esattamente un mese dopo, Valentin calca il terreno di gioco dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, senza eccessivi patemi d’animo, perché l’Inter è già qualificata per gli ottavi di finale, ottenendo il primo gettone europeo in CL, complice la penuria di attaccanti (in primis Lukaku infortunato). Ma era già stato in panchina nelle due sfide contro il Barcellona ed ha segnato un gol nel 2-2 contro il Bayern nella Uefa Youth League. In questa competizione giovanile ha segnato 2 reti in 3 presenze. Insomma, pare un calciatore predestinato ad un grande avvenire  e, forse, a diventare titolare in prima squadra nel giro di pochissimi anni.
Nel mio articolo inserirò un filmato tratto da Youtube che ne traccia un breve ritratto.
Mattia Zanotti, nato l’11.01.2003, dalle giovanili del Brescia è stato trasferito nel 2017 all’Inter, per inserirlo nell’Under 15. Nella rosa della prima squadra dal 01.07.2022, è un terzino destro, ma che per la sua duttilità può fare anche la mezzala o l’esterno di centrocampo. È stato protagonista anche nella Uefa Youth League. Nella Primavera, dove ha il ruolo di capitano, gioca nella difesa a quattro, ma è stato lanciato da Simone Inzaghi in prima squadra circa un anno fa contro il Cagliari come esterno di destra di centrocampo nel suo 3-5-2. Tra le sue la peculiarità c’è la corsa, la fisicità, la concretezza.  È soprannominato “il trattore” e il suo idolo è Javier Zanetti, ma come lui stesso ammette, non si può fare un paragone, almeno per ora.  Gioca nell’Italia Under 20.
Alessandro Fontanarosa, nato il 07.02.2003 a san Gennaro Vesuviano, è un difensore centrale di piede mancino, ma in alternativa può fare il terzino sinistro. Ha militato nelle squadre giovanili della Sampdoria, dell’Empoli e poi in quelle dell’Inter, fino alla Primavera, con cui ha vinto un Campionato. Ha giocato anche nella Uefa Youth League. È nella rosa della prima squadra dal 01.07.2022. Gli esperti  tre anni fa, quando passò dall’Empoli all’Inter, dicevano che fosse uno dei migliori 2003 d’Italia.
Gioca anche nell’Italia Under 20 insieme a Zanotti.
Giovanni Fabbian, nato il 14.01.2003 a Camposampiero, posizione Centrale, è in prestito nella Reggina in serie B. Di lui attualmente si vocifera, perché entrerebbe, eventualmente, come jolly nell’acquisto di Sclavini dell’Atalanta.  Ma di un giocatore con i suoi numeri, quest’anno 4 gol in 13 presenze,  e con 2 gol in tre presenze nella Nazionale Under 20, non bisognerebbe privarsi definitivamente, ma tutto al più con una formula che preveda il controriscatto a favore dell’Inter, purché ad una cifra non elevata. Non bisogna ripetere l’errore fatto vendendo Casadei al Chelsea. È stato inserito nella Top 11 Next Gen in serie B tra i giovani più in vista, premio che ha condiviso anche con Mulattieri, entrambi giovani del vivaio nerazzurro.
Dennis Curatolo è nato il 03.04.2004 a Como ed è in rosa dal 22/11/2021. È una punta centrale o seconda punta, di piede destro, che dà il meglio in appoggio ad una prima punta. Ha un ottimo senso del gol. L’anno scorso, in base a dati reperiti in rete (spero esatti) ha giocato come fuori quota nell’Under 17 segnando 19 gol in 26 presenze, un rendimento fenomenale per la sua età. È dotato di un’ottima tecnica individuale e di una notevole visione di gioco, sia come rifinitore, sia come realizzatore in zona gol.
Nell’Inter è passato, via via, dall’U13 all’Under 19 ed infine alla Primavera, ma Inzaghi, in assenza di Lukaku, ha scelto addirittura lui per completare la rosa della prima squadra contro il Bayern. Ha giocato anche nella Uefa Youth League.
Nikola Iliev è nato il 06.06.2004 a Yudelnik (Bulgaria) ed è un trequartista, ma all’occorrenza può svolgere i ruoli di ala sinistra e punta centrale.
Fa parte della Primavera dell’Inter dove per minutaggio può considerarsi un titolare e quest’anno ha già segnato 4 gol in nove partite con 2 assist. Ma gioca anche nell’Inter Uefa 19. A mio parere, insieme a Valentìn Carboni e a Giovanni Fabbian, è il calciatore che si sta ponendo più in evidenza tra i giovani nerazzurri, del resto l’anno scorso è stato incoronato uno dei 60 migliori giovani 2005 del calcio da The Guardian e, inoltre, da un paio di mesi ha esordito nella nazionale maggiore della Bulgaria.
Un altro nome da tenere sott’occhio è quello di Lorenzo Pirola, all’Inter già dall’Under 14 prima del trasferimento, anni dopo, al Monza e poi, da questa stagione, alla Salernitana, con diritto di riscatto e controriscatto.
Nato a Carate Brianza il 20.02.2022, è un difensore centrale fisicamente forte, di piede mancino, abile nel gioco aereo e ad anticipare gli avversari. Bravo nelle marcature, anche in quelle preventive, è deciso nei tackle e mette in luce un'ottima personalità. Può diventare l’alternativa a Bastoni in difesa (a sinistra) ed è stato paragonato a Chiellini, anche se attualmente è leggermente meno alto e un po’ più snello dell’ex juventino.
È partito dall’U15 nel 2017 fino ad essere convocato nella nazionale Under 21 a partire dal 2020.
Tra i giovanissimi, merita almeno un cenno il gioiellino Kevin Zefi, irlandese, talento dell’Inter classe 2005, che nell’U18 in tre incontri ha messo a segno ben sei gol, dimostrando di emergere nettamente tra i giocatori coetanei, tanto che Chivu lo sta impiegando gradualmente nella Primavera.  È stato convocato tra gli U18 per il prossimo torneo di Parenzo (città croata) dove l’Irlanda si confronterà con Croazia, Danimarca e Svezia.