Quali traguardi può ancora prefiggersi l’Inter in Campionato e nelle altre competizioni?
Dopo l’ingaggio di Lukaku in prestito, giocatore che già aveva dimostrato di essere devastante ai tempi di Conte pochi anni fa, eletto anche migliore giocatore della serie A, era abbastanza prevedibile pronosticare l’Inter, già arrivata seconda l’anno scorso, ma anche vincitrice di Coppa Italia e Supercoppa Italiana, tra le favorite, se non la favorita in assoluto per lo scudetto di quest’anno. Senonché, ben presto il possente giocatore belga si è infortunato ed è rientrato solo per una partita in cui, peraltro, ha segnato un gol, ma poi ha subito una ricaduta, e  purtroppo non si sa, a tutt’oggi, quando potrà recuperare del tutto.
Nel frattempo, l’Inter non si è affatto mostrata la squadra schiacciasassi che qualcuno aveva pronosticato come tale, anzi ha alternato vittorie a sconfitte (è singolare che dopo tante partite non abbia mai pareggiato, forse quasi un unicum anche in campionati esteri!), queste ultime tutte in trasferta (eccetto con la Roma) e con squadre che in quel momento la precedevano, quindi, almeno al momento, apparentemente più forti. Fermo restando che i veri valori delle squadre si percepiscono al termine del Campionato, ciò non esclude che ci sia qualche squadra che anche a metà strada acquisisca un vantaggio tale da considerarsi almeno favorita per lo scudetto (il Napoli), oppure seriamente candidata alla retrocessione (il Verona). L’Inter, invece, attualmente si trova nella classifica medioalta, ma quello che più rileva è il forte distacco dalla capolista (ben 11 punti dal Napoli).

E’ vero che in un Campionato in cui alla vittoria si assegnano tre punti e non più due come accadeva alcuni anni fa, basta inanellare tre o quattro vittorie di fila o altrettanto sconfitte per stravolgere una classifica, ma conta ovviamente anche l’andamento delle altre concorrenti. Per esempio, nella scorsa giornata l’Inter ha guadagnato qualche punto sul Milan e sulla Roma, che hanno pareggiato, ma soprattutto sull’Atalanta che ha perso, però Napoli, Juventus e Lazio hanno vinto, purtroppo per lei. Soprattutto la vittoria della Juventus ha lasciato invariata la classifica tra le due squadre, con l’Inter al di sotto di un punto. Può sembrare poco, ma in ottica Champions potrebbe contare. Ma di questi tempi forse l’Inter deve accontentarsi, priva del forte attaccante belga e con un Brozovic non ancora al 100 %.

A meno di clamorosi exploit, la squadra nerazzurra deve puntare al massimo ad entrare in zona Champions e a proseguire per almeno un altro turno il cammino in questa prestigiosa competizione europea. Purtroppo è difficile che vada oltre, ma la palla è rotonda. Alla fine dell’anno, per come si era messa la situazione, sarebbe un parziale successo aver raggiunto questi traguardi e speriamo qualcun altro, che non va affatto snobbato (la Supercoppa, la Coppa Italia, difficilmente entrambe). Ma basteranno alcuni trofei o piazzamenti per riconfermare Inzaghi, contratto a parte? A Zhang e ai manager l’ardua sentenza.

Comunque, se tornasse Lukaku in forma a gennaio, l’Inter (tranne la Roma) avrebbe varie partite in casa con  le squadre ora a pari punti o che la precedono, potendo in teoria sfruttare il fattore campo per risalire in classifica. Il derby di Milano, si sa, fa storia a sé, chiunque ospiti o sia ospitato, ma speriamo che questa volta l’Inter lo vinca o almeno pareggi.
E’ vero che con i se e con i ma non si fa la storia, a questo punto è bene non illudersi troppo, ma un pizzico di ottimismo (soprattutto quello della volontà) non è mai inopportuno.