Un ottimo 3-1 porta al Milan altri tre punti in campionato, riuscendo così , con una partita da recuperare, a tenere a tiro le prime quattro posizioni in campionato. Decisivo un super Gonzalo Higuain, autore di una doppietta da vero attaccante , freddissimo davanti a Sorrentino. Oggi ho avuto la fortuna di tornare a vedere una partita a San siro , emozione che mi mancava da ben due anni, Milan-Palermo 4-0, ultima tra l’altro dell’era Berlusconi, e ho visto una squadra molto viva nel primo tempo con continui raddoppi, nel cercare di ripartire e di avere in mano il pallino del gioco. Il secondo è stato gestito in maniera molto blanda, senza stra fare, soprattutto dopo il terzo gol di Jack Bonaventura. A catturare la mia attenzione, oltre al Pipita, è stato Lucas Biglia. L’ex Lazio oggi è stato a dir poco eccezionale: onnipresente su tutti i raddoppi, sempre il primo a spazzare il pallone su calcio d’angolo e bravissimo ad innescare Calhanoglu e Suso. Una prova da leader vero, come testimoniano i richiami ai suoi compagni per alcune disattenzioni e nell’invitarli ad alzarsi ed abbassarsi. Ho sempre creduto che Lucas fosse un ottimo giocatore e con Gattuso ha avuto un crescendo incredibile. È paragonabile ad un basso in un’orchestra o in una band: quando c’è a volte non si sente ma quando manca si sente che non c’è. Anche Higuain che, come Biglia, ne condivide il sangue argentino, ha dimostrato un carisma incredibile: sempre il primo a pressare e a servire al meglio i suoi compagni. Eloquente il gesto verso la panchina dopo il 2-0, mimando il pallone che voleva portarsi a casa, segno di una gran voglia di far bene e di segnare. Purtroppo è mancato il terzo gol, ma la sua prova è stata eccellente. Il Milan sembra aver trovato due veri leader e, a ritmo di tango, può tornare in alto.