La scorsa settimana, dopo la sconfitta di Napoli, scrissi su questa community dell'importanza della sfida contro la Roma per quanto riguardava sia gli scontri diretti sia l'atteggiamento mentale che la squadra doveva portare in campo, invocando una reazione da parte del Milan. Reazione che c'è stata eccome, in maniera veemente da parte di tutti, nessuno escluso. Dal primo all'ultimo secondo ho visto una squadra lottare, aver voglia di tenere il pallino del gioco e di vincere, il tutto sotto gli occhi di chi ha già fatto la storia del Milan, come Kakà, Baresi e Maldini, e di chi vuole farlo in un futuro non troppo lontano, come Gordon Singer e Paolo Scaroni. Il primo tempo è stato letteralmente a senso unico, conclusosi per 1-0 a favore dei rossoneri. Nel secondo Di Francesco con qualche cambio è riuscito a ritrovare un po' di equilibrio alla squadra, che è riuscita a pareggiare la partita alla prima occasione utile in tutta la partita con un preciso tiro al volo di Fazio. I fantasmi di Napoli hanno iniziato ad aleggiare su San Siro, soprattutto dopo il gol annullato ad Higuain per fuorigioco. Questi fantasmi si sono poi materializzati per qualche minuto al gol del 1-2 di N'Zonzi, per poi sparire definitivamente grazie alla segnalazione del VAR per un evidente doppio tocco di mano del francese ex Siviglia. E lì il Milan, che si era un po' perso, è tornato a premere, culminando il suo forcing finale col gol di Cutrone all'ultimo secondo su un assist millimetrico di Higuain, siglando una vittoria più che meritata da parte degli uomini di Gattuso. Lo stesso Ringhio che, se a Napoli l'aveva persa, ieri l'ha vinta coi cambi: Laxalt e Castillejo sulla fascia sinistra si sono rivelati determinanti, entrando con la cattiveria agonistica giusta, recuperando tanti palloni e spingendo entrambi molto alla ricerca del gol, e poi Cutrone, azzardo premiato per cercare di vincere la partita. Il Milan ieri ha dimostrato di avere gli attributi e di essere un'ottima squadra che può lottare per il quarto posto. Certo siamo ancora ad agosto, ma già si vede che c'è lo spirito giusto per affrontare le avversità e i momenti duri come quello post Napoli. Rispetto allo scorso anno, in momenti simili, si è fatto parlare più il campo che i social, che è l'unica cosa che conta. Ora la pausa farà rifiatare qualcuno ma porterà altri a lottare per la maglia della propria nazionale, come Suso, che ieri ha ricevuto la convocazione per la nuova Roja di Luis Enrique. Davanti alla propria storia, il Diavolo ha fatto vedere una reazione degna del vero Milan!

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