Bonucci alla Juventus, Caldara e Higuaìn al Milan. Me l'avessero detto anche solo un mese fa, dove il Milan era virtualmente fuori dall'Europa League per problemi di bilancio e non solo, mi sarei messo a ridere. Ma in questo periodo sono cambiate tante cose sulle sponde rossonere del Naviglio, dalla proprietà all'intera dirigenza. Fassone e Mirabelli sono stati scaricati senza nemmeno troppi complimenti e Yonghong Li è praticamente scomparso dopo aver perso il Milan per un mancato aumento di capitale. E' così subentrato Elliott, fondo speculativo che aveva in pegno la Rossoneri Lux, proprietaria del club, comunicando la sua intenzione di investire in un progetto a medio-lungo termine per riportarlo ai vertici, progetto che ha convinto il TAS di Losanna a concedere al Milan la partecipazione all'Europa League, negata con i cinesi. In barba ai comunicati della curva sud, Elliott ha posto a direzione del mercato una vecchia conoscenza rossonera: Leonardo Nascimento de Araujo, meglio noto solo come Leonardo. Nella sua conferenza di presentazione dichiarò che non ci sarebbero stati colpi "boom boom". Ciò deluse un po' i tifosi, ma mai quando confermò che il loro capitano, Leonardo Bonucci, trasferitosi solo un'estate fa dalla Juventus al Milan, aveva chiesto la cessione precisando di voler tornare proprio alla Juventus. L'incredulità regnava tra tutti i tifosi, sia di una sia dell'altra squadra. E allora lì ebbe l'idea: dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus era stato messo alla porta un suo vecchio pallino, un certo Gonzalo Higuaìn, attaccante argentino da più di 50 gol in due stagioni bianconere. Al Milan manca proprio uno come lui, un bomber che la butti dentro, visto che lo scorso anno il top scorer del Diavolo è stato un ragazzino promosso dalla primavera. E allora pensò: "perchè non provarci?". Ma sapeva anche che con la partenza di Bonucci sarebbe rimasta una casella vuota in difesa. Così nacque l'idea di provare ad instaurare un vero e proprio asse di mercato coi campioni d'Italia per provare ad accaparrarsi anche Mattia Caldara, 24enne ex difensore dell'Atalanta. Quasi due settimane di trattative intensissime, con incontri notturni, telefonate interminabili, chi diceva che era fatta, chi invece che sarebbe saltato tutto. Ma alla fine tutto è finito come idealmente pensato dal dirigente brasiliano.

Chi ci ha guadagnato realmente da questa maxi-operazione? Questo lo dirà solo il campo, vero ed unico giudice del calciomercato, ma personalmente credo che entrambe abbiano ragioni per festeggiare alla buona riuscita della trattativa: il Milan perchè si ritrova uno dei più forti attaccanti al mondo e la possibile coppia difensiva della futura nazionale italiana, la Juventus perchè con Bonucci arricchisce di esperienza e qualità la sua rosa per puntare, stavolta con convinzione maggiore, alla Champions League. Permettetemi però di fare un elogio sincero a Leonardo, vero artefice di questo capolavoro di calciomercato che, in un modo o nell'altro, rimarrà nella storia.