Sono diventato tifoso di Baseball, più precisamente dei Cleveland Indians, lo devo a Major League, delizioso B-Movie anni '90 che narrava le gesta di una scalcinata squadra americana portata a vincere il itotolo da Ricky "wildthing" Vaughn (un inarrivabile Charlie Sheen), Willy Mace-Ace (che batte come Mace e corre come Ace/Wesley Snipes) e dal catcher Roger Taylor. Nella partita finale contro i rivali di sempre - gli yankees di New york (il Real Madrid del baseball), l'esperto lanciatore Harris, giunto al nono inning. confida a coach Lou Brown: "ho il braccio a pezzi, posso passare a lancarne qualcuna sporca, qualche trucco, mettere grasso sulla palla". Non ne ha più. E allora ecco una "sorpresa targata Lou Brown": mette in campo il giovane Wildthing, con vittoria finale. 

Questo episodio di ha ricordato la mia Juve, quelle dei Barzagli, dei Lichsteiner, dei Buffon, dei Chiellini, di Khedira, Mandzukic e via discorrendo. Logori sono i nostri formidabili campioni. Non ne hanno più. La malizia, il mestiere, possono reggere in Italia, campionato ormai paragonabile alla Scozia, al Portogallo o alla Francia; non certo in Europa dove fisicamente (ed economicamente) non c'era già storia- quest'anno - nel girone eliminatorio (vedi Barcellona). Il miracolo era già stato arrivare a Cardiff, con un mix di grandi prestazioni e sorteggi benevoli (vedi Monaco). 

Sbagliato sarebbe accusare ora questi formidabili campioni, che hanno segnato un favoloso periodo di vittorie e sminuire quello che potrebbe essere un incredibile settimo scudetto di fila. 

Ancor peggio dare addosso ad Allegri (ma scusate, che ha fatto in più Conte da quando se ne è andato?) che ha gestito come meglio non poteva squadra, spogliatoio e società.

Una sola colpa - se così si può chiamare - posso imputare al Mister da Livorno: non aver cominciato a rinnovare la squadra, facendo stabilmente giocare Rugani & C e cedendo improvvisamente Pjaca. Anche i sostituiti in campo nazionale avrebbero sicuramente ben figurato e in coppa ci saremmo portati sicuramente in avanti con il lavoro per il futuro, cioè minutaggio, esperienza ed un'ossatura di squadra per la prossima Champions, cui andranno ad inserirsi Caldara, Spinazzola e mi auguro altri giovani italiani. Solo sognatori e persone scarsamente avvezze al calcio avrebbero potuto pensare quest'anno di ripetere la Champions dello scorso anno. (Quella da vincere era la partita di Berlino, non quella di Cardiff). 

La Juve di Champions di questi anni mi ha ricordato l'Atletico Madrid di Diego Simeone, giunto a due finali perse entrambe contro il Real Madrid (una 4-1 con rete dell'odioso e bravissimo Ramos nei minuti finali): un'incompiuta. 

Le vittorie in Europa si costruiscono solo con uno zoccolo duro nazionale (oltre che con i fenomeni): successe al grande Barcellona di Guardiola (xavi, inesta, piquè, busquets e gli altri della Cantera), al Manchester United di Ferguson (Beckham, Scholes, Nicky Butt e i fratelli Neville) e all'Ajax di Louis Van Gaal ( Kluivert, i fratelli de Boer, Overmars). Paga poco la squadra di figurine costruita con bilanci astronomici (vedasi PSG e Manchester City). 

Dunque, l'operazione rilancia a mio avviso doveva già cominciare in questa stagione e mi auguro che dalla prossima, con o senza Allegri, si possa vedere una squadra più Italiana in campo. Poi, certo, ci sono i fenomeni, gli extraterrestri, i Ronado, i Messi. Ma c'erano anche i Maldini, i Baresi, i Cannavaro, i Nesta in grado di fermarli. 

Concludo con un saluto ad uno che la Champions con l'ha mai vinta. Che è a livello dei due precedenti. Che vince le partite da solo. Che il gol di Cristiano l'ha fatto uguale, da ma 40 metri. Che è il tipo che non vorresti sposasse tua figlia. Che alla prima partita della MLS ha segnato da metà campo, dopo dichè metà del pubblico si è convertita e l'altra metà ha chiamto l'area 51 per denunciare un alieno. Ripensaci, vieni a giocare il mondiale di Russia. "A parte Ibra non manca nessuno, solo numeri 1 (cit Emis Killa)". Ciao Zlatan, sei sempre splendidamente te stesso.