Andrea Cossu saluta il Cagliari e il calcio giocato. Dopo quasi 500 gare da professionista, di cui più della metà con la maglia rossoblù, Cossu saluta con le lacrime agli occhi. Anche a Verona il centrocampista avrà lasciato bei ricordi, tuttavia è al Cagliari che Cossu si sentiva legato, tanto da far parte del gruppo ultrà Sconvolts, è la maglia del Cagliari quella che ha amato e che ha più cercato.  

Ed è a Cagliari che il giocatore ha avuto più soddisfazioni. Con questa maglia ha raggiunto la convocazione in nazionale dopo essere stato inventato trequartista da Ballardini e valorizzato da Allegri. Con questa maglia, nel campionato 2010/2011, Cossu si laurea miglior assist-man della stagione (13) e segna il suo primato di gol stagionali (4). Sempre con il 7 sulle spalle, sempre nella sua amata terra isolana. Di cui è tifoso, di cui diventa bandiera.

Andrea farà altre esperienze tra serie A e serie C: Lumezzane, Olbia, Hellas Verona, ma tornerà per tre volte a Cagliari, la città dove è nato, anche calcisticamente, nelle giovanili della Johannes Cagliari.

Ieri sera, da capitano, con il 7 sulle spalle, non a caso dopo 7 minuti di gara, (contro l’Atletico Madrid) il trentottenne Cossu ha lasciato il campo per l’ultima volta, senza riuscire a trattenere le lacrime, per dover chiudere questo capitolo con il calcio giocato.

I tifosi lo hanno omaggiato, i compagni lo hanno abbracciato e anche gli avversari gli hanno tributato un affettuoso saluto. Per Cossu una grande emozione.

Per lui si apre un futuro nelle giovanili, ovviamente sempre nel Cagliari. Andrea rimarrà indissolubilmente legato ai colori rossoblù, Cagliari non lo dimenticherà mai, perché è giusto non dimenticare chi ama e onora la propria maglia, cucendosela sulla pelle. Nel calcio dei quattrini e delle plusvalenze un altro eroe romantico, uno dei pochi rimasti. Da ringraziare per quanto dato.

Grazie Andrea