Una seconda possibilità: è questo ciò che il Villareal ha offerto a Santiago - Santi - Cazorla. Il ragazzo classe '84 sembra aver finalmente visto la luce fuori dal tunnel in cui è entrato fin dal 2013 da quando, cioè, ha subìto un infortunio che lo ha portato a rischiare l'amputazione della gamba e anche a temere per la propria vita.

Era infatti il 10 settembre 2013 quando, durante l'amichevole Spagna - Cile, l'asturiano subisce un infortunio alla caviglia destra. Santi stringe i denti e resta in campo nonostante il forte dolore, ma poi è costretto a lasciare il campo. Il contrasto con un avversario gli provoca una ferita e tanto dolore, un dolore che impedirà a Cazorla di potersi esprimere al meglio con la maglia dei gunners, società che ne detiene il cartellino dal 2012, nei successivi mesi. Ma questo Santi ancora non lo sa. Il calciatore sembra infatti recuperare presto dall'infortunio, anche se il dolore alla caviglia è costante, spesso insopportabile, come racconterà tempo dopo lo stesso calciatore. Ciò nonostante lo spagnolo continua a giocare con buona regolarità con l'Arsenal, sottoponendo la caviglia malconcia a cure conservative. Sarà il ginocchio destro a fare crac nel dicembre del 2015: rottura del legamento collaterale e stagione finita. L'infortunio e la conseguente inattività potrebbero essere l'occasione per sottoporre a terapia anche la caviglia danneggiata, ma, di fatto, non sarà così: i problemi al piede persistono e le infiltrazioni ormai non fanno più effetto. 

Il 19 ottobre del 2016 durante la gara di Champions contro il Ludogorets Santi si deve arrendere al dolore alla caviglia dopo un contrasto con un avversario. Sarebbe riduttivo annoverare il problema fisico accusato da Cazorla come un semplice infortunio: nei mesi successivi, infatti, il giocatore subirà numerosi interventi alla caviglia destra. Le cure in Inghilterra non danno gli esiti sperati tanto che la ferita si apre continuamente, causando a Santi un immenso dolore, tanto fisico, quanto psicologico, per la forzata e reiterata assenza dai campi da calcio. E' un momento durissimo per Santi: i medici gli prospettano non solo il rischio di amputazione della propria gamba a causa di una gravissima infezione, ma anche un concreto pericolo per la sua vita. I campi da calcio sembrano essere un lontano ricordo.

Cazorla non molla, rientra in Spagna e consulta il Dott. Sanchez, che in pochi mesi curerà la sua infezione e ricostruirà il suo tendine di achille, accorciatosi di 8 cm a causa dei batteri. Il calciatore subirà nuovi interventi (saranno più di dieci alla fine), compresa l'asportazione di parte di pelle di un braccio per ricostruire il tessuto della caviglia eroso dall'infezione. La parte di pelle asportata ha un suo significato: si legge, infatti, la parte del nome della figlia India, dapprima tatuata sul braccio.

Ieri Cazorla è sceso nuovamente in campo. Dopo quasi 5 anni di calvario e 21 mesi di completa inattività, Santi ha di nuovo calcato il prato verde di un campo da calcio. Lo ha fatto indossando nuovamente la maglia del Villareal, la squadra che lo aveva indirizzato al grande calcio agli esordi della sua carriera e che, dopo un lungo calvario, tenta oggi di regalargli un nuovo inizio, al termine dell'avventura sfortunata dello spagnolo con la maglia dell'Arsenal.

Cazorla non ha mai mollato ed ha sempre creduto in un rientro in campo, anche quando gli dicevano che avrebbe fatto fatica persino a camminare. Oggi, Santi, prova a togliersi delle soddisfazioni con la maglia del sottomarino giallo. Dopo tante sofferenze, è quello che ci e gli auguriamo tutti. In Bocca al lupo Santi.