Era il lontano 2016 e, durante la coppa del mondo per club, per la prima volta assistiamo all'introduzione del VAR (Video Assistant Referee). Ci troviamo dinanzi ad un traguardo storico per il calcio e per i suoi tifosi e, da subito, è stato chiaro che il calcio stesso, nella sua essenza, sarebbe stato stravolto.
Stravolgimento necessario, in quanto il fine era quello di eliminare e correggere episodi che avrebbero, ingiustamente, compromesso l'esito di un incontro. Gli errori arbitrali non sarebbero più stati un fattore determinante per il risultato finale del match. Come plus avremmo anche, finalmente, dimenticato le polemiche del lunedì. Del resto su cosa si sarebbe potuto recriminare
Insomma, le premesse per essere tutti felici e contenti c'erano tutte. Io stesso ero uno dei più "gasati" all'idea di non vedere più incontri decisi da un fuorigioco o da un rigore non fischiato, per citare un paio di esempi. L'idea che l'esito di un incontro sarebbe, quindi, dipeso solo dalle due compagini in campo, era un qualcosa che avevo sempre sognato. Per dirla alla John Lennon, potreste dire che ero un sognatore, ma non ero l'unico.
Allo stesso modo, non sono sono stato l'unico ad essersi ritrovato improvvisamente in un brutto sogno. Infatti, a distanza di circa sei anni, posso onestamente dire che mai nessun sogno si è trasformato in incubo peggiore. Le partite continuano a non dipendere solo dall'operato dei giocatori in campo, le polemiche sono aumentate e, se è vero che il numero di errori arbitrali è sceso, sono rimasti gli orrori arbitrali, anzi, quest'ultimi sembrano addirittura aumentati.

Già una volta, sempre tramite questo blog, posi l'attenzione sulla reale utilità del VAR. Non voglio quindi dilungarmi più di tanto ma, mi limito ad osservare solo quanto segue: usare uno strumento così "potente" quasi esclusivamente per segnalare, tramite sempre più sofisticate grafiche 3D, dei fuorigioco millimetrici (nel vero senso della parola) non ha senso. Non tanto per la segnalazione dell'offside millimetrico in sé per sé, quanto per il sempre più consueto mancato intervento di tale strumento in episodi chiave e determinanti.

Quanto assistito ieri sera nell'incontro tra Milan e Chelsea a San Siro è solo l'ultimo di una serie di orrori a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Permettere che un simile errore possa ancora avvenire, in tempo di VAR, è la certificazione di un assunto tanto triste quanto evidente: il VAR, allo stato attuale, non è solo uno strumento (quasi) inutile ma anche dannoso, in quanto complice, suo mal grado, di episodi che falsano il corso di una partita; se tutto va bene. Già perché un episodio come quello di ieri, oltre alla partita, potrebbe potenzialmente compromettere anche il percorso in Champions League del Milan.
Ma passiamo alle follie regolamentari che stanno permettendo tutto ciò. Proprio da regolamento, infatti, ieri non poteva esserci l'intervento del VAR, in quanto non può essere usato per giudicare l'intensità di un contatto o di una trattenuta. E' un concetto RIDICOLO, così come lo è il fondamento del chiaro ed evidente errore arbitrale.

Smettiamola di continuare ad uccidere lentamente lo sport calcio e "spegniamo" questo strumento tecnologico definitivamente. Non ha senso di esistere così. Questo sport ed i suoi tifosi non meritano di essere ancora presi in giro, perchè di questo si tratta.
Chi ieri è andato allo stadio è stato defraudato dello spettacolo da parte di un arbitro non all'altezza. Così come non è all'altezza chi continua a designarlo ad arbitrare partite internazionali, visto che già nella passata edizione del massimo torneo per club si rivelò inadeguato.

Con grande rammarico, questo assiduo sostenitore della tecnologia, alza bandiera bianca e si unisce alla schiera dei sostenitori del ritorno al "vecchio" calcio senza ausilio tecnologico.
Preferisco tornare a vedere dei fuorigioco ingiustamente segnalati e viceversa, l'assegnazione di rigori inesistenti o la mancata concessione di quest'ultimi quando sono evidenti. Lo preferisco nell'ottica di idee dell'errore umano, il quale può esserci. Ma se errare è umano, perseverare con questo insensato utilizzo del VAR è diabolico.