E' questa forse l'estate più calda pazza del 'milanismo'. Berlusconi e Galliani dopo 30 anni hanno salutato, lasciando un vuoto affettivo difficilmente colmabile nel cuore di tutti noi tifosi. Ma bisogna andare avanti e Mirabelli e Fassone - nello scetticismo iniziale e generale - stanno lavorando con serietà, impegno e indefessa abnegazione per tappare i buchi di una gestione scellerata ascrivibile al secolo dopo Atene 2007, con il solo sprazzo di scudetto 2011, che non ha saputo aprire quel ciclo necessario. Siamo in ritardo di almeno 5 anni, ci siamo mossi malissimo e senza alcuna progettualità. Ma ci siamo!  Sin da prima del closing il nuovo duo sta lavorando attivamente per regalare a Montella una rosa che sia all'altezza del blasone e degli innati obiettivi rossoneri. Una "rivoluzione Copernicana", specie negli 11 titolari, che raramente si è vista nella storia di questo sport. Sin qui - in ordine sparso - sono arrivati Donnarumma "senior" (0,3), Conti (24), Musacchio (15+3), Kessié (6+22), Calhanoglu (20+2), Bonucci (40+2, in tre anni), Borini (1+5), Biglia (17+3), Rodriguez (15+3) e Andre Silva (38). L'impressione è che qualcosa ancora possa muoversi e qualcosa ancora si debba fare, specie in attacco e nel ruolo di mezzala.

Riguardo alla punta, salvo i clamorosi outsider meno discussi in questi mesi - vedi i vari Aguero, Benzema o Diego Costa - la lista è ridotta ormai essenzialmente a 2: Aubameyang (autore di una doppietta ieri pomeriggio), e Belotti (le pretese di Cairo si sono abbassate), a cui si aggiunge Kalinic (il cui arrivo potrebbe anche non dipendere da uno dei due suddetti). Aubameyang, numeri alla mano, è tra i 4 il vero fuoriclasse da boom di abbonamenti, ma il Dortmund continua a chiedere intorno agli 80 mln, e lo stesso giocatore per meno di 8,5 netti annui difficilmente accetterebbe di tornare.  L'età di 29 anni, inoltre, non gioca a suo favore; età che invece è il fattore per il quale Belotti potrebbe essere il profilo più funzionale: prenderebbe circa 3.5, ha fame, è milanista, italiano (il che non guasta), conosce la serie A, e ha margini importanti. Non vale i 100 della clausola (così come Morata non vale 90, ca va sans dire...il Chelsea lo scoprirà), ma Cairo potrebbe ammorbidirsi, e dire si ai 60 mln più Paletta, Niang e Locatelli in prestito biennale secco, per una valutazione complessiva che così si aggirerebbe intorno agli 80 mln. In definitiva ritengo sia lui il profilo più adatto, anche in vista del probabile 3 5 2, con Belotti e Andre Silva "punteri" offensivi. Dicevamo di Kalinic: dovesse partire Bacca (ieri autore di un gran gol, ma ormai fuori dal progetto tattico di Montella), questi potrebbe venire a prescindere dal grande botto in avanti, anche se ritengo sia una spesa del tutto non necessaria, con il duttile Borini, magari un Ghezzal a 0, e il baby Cutrone che scalpita.

Capitolo mezzala: il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Renato Sanches. L'ultima offerta parla di 7 mln per il prestito biennale, e riscatto (si discute sulla sua obbligatorietà o meno) a 40. Sabato i due club ne parleranno senz'altro. Sarebbe un colpo importante mediaticamente e tecnicamente, visto che anche numericamente in quel ruolo siamo carenti. Mauri potrebbe andare via in prestito, al pari di Locatelli (come detto al Toro nell'affare Belotti), e Sosa e Montolivo sono registi. Insomma, un acquisto lì serve. Sanches è il più caro, Benassi il più funzionale in rapporto nazionalità-qualità-prezzo-possibilità di lasciarlo come prima riserva, ma il solito Cairo difficilmente si priverebbe anche di lui. Le suggestioni sono Fabregas e Rakitic. Ma Bonaventura, ben si badi, è imprescindibile. Con qualsiasi modulo si decida di giocare.

Capitolo cessioni: Gabriel di troppo, al pari di Ely direzione Alaves (4). De Sciglio sta facendo le visite con la Juventus (12 + bonus). Paletta potrebbe rientrare in qualche trattativa, e occhio anche alla posizione di Gomez, per il quale sono stati rifiutati 10 mln a inizio mercato, e che ha un mesetto per convincere Montella. Montolivo e Abate a mio avviso valuteranno le rispettive possibilità di giocare per decidere se cambiare aria o meno. Mauri - come detto - potrebbe andare a giocare ancora in prestito. In avanti rimediare 15-20 mln per Bacca sarebbe importante, con Niang al pari di Paletta da piazzare come parziale contropartita tecnica.

Capitolo Suso: stanno arrivando offerte da mezza Europa, ma del tutto non soddisfacenti, talvolta al limite dell'offensivo, tra i 17 e i 22 mln: sembra che si abbia la forza di resistere a offerte ridicole...il vento è cambiato. Considerando età e livello del giocatore, nonché la stagione importante in un Milan sofferente, il prezzo non può essere inferiore ai 35-40 mln. Tutto e molto dipenderà dal modulo: nel 3-5-2 potrebbe agire solo da seconda punta, difficile inventarlo interno di centrocampo, e men che mai fluidificante di spinta. L'impressione è che possa partire solo alle nostre condizioni, anche se non si esclude un adeguamento da 1 mln a circa 2.5.

E' un'estate caldissima, un'estate "formale" e ricca di "surprises". Un'estate rossa come il fuoco, e nera come la paura di vedere il Milan tornare... parafrasando "un signorotto inglese". Staremo a vedere!