Ricomincia il campionato.
La magra e deludente campagna nazionale degli uomini di Ventura non ha fatto altro che alimentare in tutti gli appassionati di questo sport la voglia di Serie A. La voglia di Campionato.

Pronti-via, la terza giornata mette in scena un classico del calcio nostrano, seppur entrambe le squadre siano lontane dai fasti di un tempo, ovvero Lazio-Milan, la sfida scudetto 98-99... sì: quel pazzo scudetto!
Curiosità: la vittoria dopo la sosta dalle Nazionali manca, in casa Milan, dal lontano 2006-2007. Era la prima giornata di campionato, l'avversario proprio i biancocelesti: 2 a 1 per noi, goal di Pippo (solito) e dell'allora nuovo e misterioso Ricardo Oliveira (esordio pazzesco, per poi eclissarsi). Dalla Lazio alla Lazio, quindi, per sfatare 10 anni di tabù, fatti di pareggi (4) e sconfitte (6).

Capire chi siamo - Con la Lazio, dopo 6 vittorie su 6 in gare ufficiali, il Milan è chiamato al primo grosso impegno stagionale, in un settembre che si rivela infuocato (molti mesi, da qui in avanti, saranno così). A Roma, domenica sera, il Milan va per capire chi è e dove può arrivare, sperando che la pausa per la Nazionali, che ha reso il Milan orfano di ben 17 giocatori su 2 continenti, possa aver chiarito le idee a Montella, specie dopo la sofferta e non certo entusiasmantevittoria interna col Cagliari.

A Roma come? - La pausa permette al Milan di ritrovare un Biglia parso in ottima condizione (per lui solo scampoli contro il Cagliari); Romagnoli, per lui ancora panchina; e Bonaventura, troppo importante per questo Milan, ma la cui titolarità domenica - ad oggi - non è garantita. D'altro canto, Conti è uscito claudicante dal Mapei martedì sera ed è in forte dubbio per domenica (al suo posto uno tra Abate e Calabria). Montella non dovrebbe (ancora) cambiare modulo: niente difesa a 3 dunque, anche perché si aspetta il miglior Romagnoli.
Ergo, così probabilmente in campo: Donnarumma tra i pali; difesa a 4 con la coppia centrale Musacchio-Bonucci confermata, a sinistra il solito Rodriguez (in gol con la Svizzera), e a destra Abate; Kessie-Biglia-Cahlanoglu la linea mediana, salvo colpi di scena. In avanti? nonostante i gol segnati e i milioni spesi, ancora spazio a Cutrone (anche lui in gol contro la Slovenia con l'Under 21), affiancato da Suso e Borini (se Jack non recupera).

Quando la difesa a 3? - L'impressione, visto anche il mercato appena conclusosi che non ha regalato a Montella una mezz'ala che possa dare il fiato a Kessié e vista la folta batteria di centrali (6 attualmente, date le permanenze di Paletta e Gomez), è che si possa presto passare alla difesa a 3, con cui Musacchio e soprattutto Bonucci sanno esprimersi al meglio. 3-4-3, 3-4-2-1, 3-4-1-2 o 3-5-2 che sia, Conti e Rodriguez avrebbero meno compiti difensivi e maggiore "licenza di uccidere" e Cahlanoglu sarebbe levato dall'impaccio fisico di reggere un ruolo non propriamente nelle sue corde. Speriamo che Montella vi passi al più presto.

Non ci sarà una Atene ad attenderci alla fine del viaggio; tantomeno Pippo davanti con Ricky e Clarence alle spalle.
Non ci sono Maldini, Nesta, Pirlo e Gattuso (ne tralasciamo tanti). Ma c'è, altresì, una Champions comunque da raggiungere.
Avanti diavolo!