Pronti-via, neanche il tempo di capire e metabolizzare cosa è andato bene e cosa meno contro l'Udinese domenica scorsa, che si torna a San Siro, contro una Spal reduce dalla sconfitta interna per mano del Cagliari. Gli uomini di Semplici sono a quota quattro punti in classifica dopo altrettante giornate di campionato e tra le neopromosse è sicuramente quella che sta facendo meglio. In una serata che si preannuncia freschina ma serena (le temperature si sono fisiologicamente abbassate in tutta Italia), il Milan è chiamato invece a tenere alta la tensione, e a stare sul pezzo: lo impone un bimestre di fuoco, vedasi Samp domenica, Rijeka giovedì, e ancora Roma la domenica dopo. Lo si sapeva da tempo, cercheremo di farci trovare pronti.

La formula giusta - Se, come Eduardo de Filippo sosteneva, "gli esami non finiscono mai", il Milan domani va sì per passare l'esame, ma ogni voto al di sotto del 27 verrà rifiutato, e anche a cuor leggero: serve sì vincere, ma mai come contro la Spal dovranno essere saranno i mezzi a giustificare il fine, vale a dire i 3 punti. I tifosi vogliono vedere la mano di Montella, il quale quest'anno sembra avere alibi ridotti all'osso. L'allenatore campano, in veste di piccolo chimico, tenta di bilanciare gli elementi (che quest'anno ci sono), cercando di ottenere la reazione migliore. E se la difesa a 3 sembra essere diventato conditio sine qua non, è dalla trequarti in su che ci si può davvero sbizzarrire. Qui ci sentiamo tutti un po' Berlusconi, inutile mentire, ossia in diritto di suggerire al malcapitato mister di turno la formazione della domenica o del mercoledì. Alla fine, però, a scegliere è sempre Montella, e in campo ne vanno 11. Amen. Il punto è che a 9 ore dal fischio d'inizio, Montella non ha ancora scelto: le novità di questa giornata vedono Zapata nei tre di difesa al posto di Musacchio, che dovrebbe rifiatare in vista della Samp, e Abate che dovrebbere prendere il posto di Calabria sulla corsia destra. Poi, solito "diabolico sperimentar". Le ultime dai campi indicano in ascesa le quotazioni di Suso e Calhanoglu dietro ad André Silva, in quello che sarebbe un 3-4-2-1. Qualora non dovesse giocare il numero 8 spagnolo, si passerebbe a un 3-5-2, con Bonaventura sulla linea dei centrocampisti, e Calhanoglu leggermente alle spalle del centravanti, in un 3-5-1-1. O ancora, altra variante che sta anche prendendo corpo nelle ultime ore, 4-3-1-2 con sia Bonaventura che Suso in panca, e il turco alle spalle di Silva e Kalinic, mattatore domenica. Insomma, diversi dubbi che verranno sciolti nell'immediato prepartita. Non convocato Montolivo.

Le probabili formazioni - mi sento di dare questo 11, con le varianti di cui sopra:

Milan (3-4-2-1): Donnarumma; Zapata, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Rodriguez; Suso, Calhanoglu; Andrè Silva. A disposizione: Storari, Donnarumma A., Calabria, Zapata, Paletta, Mauri, Bonaventura, Locatelli, Kalinic, Cutrone, Borini. All.: Vincenzo Montella

Spal (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Grassi, Mattiello; Antenucci, Borriello. A disposizione: Marchegiani, Pluzzi, Vaisanen, Cremonesi, Konate, Mora, Belemo, Costa, Vitale, Schiavon, Paloschi, Bonazzoli. All.: Leonardo Semplici

L'Inter ieri sera ha pareggiato 1-1 a Bologna, e vincere ci capulterebbe a meno uno dai "dirimpettai", e in Lazio-Napoli una delle due lascerà qualcosa sul tavolo. 
La partita sulla carta è più che abbordabile, e senza presunzioni da stravincere, pur tuttavia - e non è retorica - da prendere con le pinze. Vincere - e "sacchianamente" convincere - serve per capire chi siamo, dare continuità e acquisire fiducia. Il resto (si spera) verrà da sé.