C'era una volta un bambino che faceva il portiere nella Primavera del Milan; aveva solo 16 anni, ma era alto ben 2 Giovinchi, ed era molto buono; noi lo chiameremo Stangaele Donnarumma.
Egli aveva come procuratore Mino Raiola, l'amatissimo procuratore italo-olandese. 

Ho avuto modo di osservare il ragazzo in una sola partita su Sportitalia, per circa 3 minuti. In quei 3 minuti quel portiere ha effettuato una presa non indifferente, prendendo però in piena faccia con il ginocchio l'attaccante della squadra avversaria (mi pare fosse il Pescara). Il 'poraccio' è stato rialzato sanguinante e si è rivolto al bambinone in porta dicendogli qualcosa tipo "mi scusi messere, ma ritengo la sua entrata oltremodo pericolosa" (mi pare, non sono bravissimo a leggere il labiale).
Tuttavia quel bambinone divenne ben presto il famoso Gigio Prodigio, e addirittura ESORDI' IN PRIMA SQUADRA soprattutto a causa dell'esasperazione di Sinisa Mihajlovic (l'allora tecnico del Milan) alle prese con un Diego Lopez che faceva errori determinanti in ogni partita e un Abbiati già prossimo alla pensione e intento ad osservare i lavori nei cantieri di Milano.
Con questa concorrenza spietata non fatica a imporsi come titolare nel Milan, risultando spesso il migliore in campo per i rossoneri, a volte SALVANDO letteralmente il Diavolo da possibili sconfitte indecorose, come contro il Frosinone al Matusa (me la ricordo solo perché ha segnato Abate; è un evento).
Nonostante il non-raggiungimento dell'Europa, la nota lieta del Milan e dei milanisti è proprio lui: Gigio Prodigio. "Fenomeno"; "portiere che tutti ci invidiano"; "se Pogba vale 120 milioni, allora Donnarumma vale..."; "Buffon a quell'età non faceva quello che fa lui"; "è già il miglior portiere al mondo".

Diciamoci la verità: quante volte avete letto questi commenti ? 

L'estate scorsa già si parlava del futuro rinnovo di Donnarumma. Io avevo scommesso una birra con un mio amico che il bambinone di Castellammare di Stabia sarebbe partito dal Milan dopo un anno o due; lui diceva che sarebbe rimasto almeno per 5-6 anni, perché era tifoso del Milan ecc.

Anno calcistico 2016/2017: ancora più decisivo dell'anno precedente; salva spesso il Milan che grazie a lui e a una buona dose di fondoschiena arriva in zona Europa.
Vede la Juve e diventa Mazinga Z; para tutto il parabile, toglie un tiro di Khedira dall'incrocio allo scadere di Milan-Juve (mi infastidisco), para il rigore decisivo a Dybala regalando al Milan la Supercoppa Italiana (impreco), para TUTTO a TUTTI allo Juventus Stadium (sulla parata su Higuain all'ultimo secondo è uscito il veneto che è in me).
Finisce l'anno calcistico 2016/2017: "Fenomeno"; "portiere che tutti ci invidiano"; "se Pogba vale 120 milioni allora Donnarumma vale..."; "Buffon a quell'età non faceva quello che fa lui"; "è già il miglior portiere al mondo". "DIVENTERA' UNA BANDIERA DEL MILAN". 

BAM! NON RINNOVA.
Apriamo Facebook (in un gruppo solitamente tranquillo): insulti (a lui e a Raiola), auguri di morte, insulti, insulti, insulti, "c'è dietro la Juve", insulti, auguri di infortuni...

A me pare che da questa storia ne siano usciti male tutti: società Milan, Donnarumma, Raiola, e anche i tifosi. 

  • Il Milan, per mezzo di Fassone/Mirabelli, appena dopo aver formulato la proposta di rinnovo al portiere ha sentenziato "o rinnova o va in tribuna un anno", adesso vediamo se rispetterà la parola presa o farà marcia indietro;
  • Donnarumma, che dopo parole alla stevia (altro che "al miele") e bacini allo stemma scompare per quasi un mese non dando segni di vita dopo che la squadra "che tifa fin da bambino" (ehi, come Ibrahimovic!) e che lo ha reso quel che è gli ha proposto 4-5 milioni annui di rinnovo;
  • Raiola, che riesce a farsi apprezzare sin da subito dalla nuova proprietà cinese del Milan;
  • I tifosi, perchè secondo me sono partiti col piede giusto per eguagliare le vette di inciviltà viste col trasferimento di Higuain alla Juventus; e già mi sembra di rileggere qua e là le parole ben scandite da quell'attaccante del Pescara

Figliuoli, rendetevi conto della teatralità che ammorba il calcio. Le promesse d'amore, i baci sugli stemmi, "la squadra che tifavo fin da piccolo"... sono sciocchezze: LE BANDIERE NON AVREBBERO BISOGNO DI QUESTE SCEMENZE. Cio' che conta oggi sono i soldi e i trofei. Ed è questo l'ambiente di Raiola, uno che ha sotto la sua ala grandi talenti (tipo Abate) che smercia in tutto il mondo; e, udite udite... IO STIMO RAIOLA percé fa il suo lavoro alla perfezione. 
Tutti i suoi assistiti militano in ottimi club, vincono, guadagnano sempre di più, e assieme a loro guadagna anche lui, e OTTIENE SEMPRE CIO' CHE VUOLE. L'ultimo caso è appunto quello di Donnarumma, il cui prossimo trasferimento garantirà all'italo-olandese un'altra mega-parcella (presumibilmente). In ciò che fa Raiola è un uomo di successo, per questo lo stimo.
E non è Raiola il male del calcio, come molti vogliono sottolineare sempre. I calciatori hanno voce in capitolo, sempre: ce l'aveva Donnarumma, ce l'aveva Ibrahimovic, ce l'aveva Nedved.
Il male è rappresentato da questa moda secondo cui ormai tutti i giocatori dopo una stagione su buoni/ottimi livelli pretendono un nuovo contrattino con super-adeguamento; e non mi riferisco solo ai Verratti, ai Dybala, ai Bonucci, agli Insigne, a Neymar, ma anche a Messi, a De Rossi ("bandiera", ma anche il più pagato della Serie A prima dell'arrivo di Higuain alla Juve e al rinnovo di Dybala).

Tornando a Donnarumma: lui è conscio delle sue capacità e dell'appeal di cui gode; evidentemente sa che ci sono squadre disposte a offrirgli di più di quello che può l'odierno Milan in termini sia economici che... di bacheca (e lo sa anche Raiola, e LO SA ANCHE IL MILAN: Fassone ha detto testualmente "... c'è qualcuno di mezzo...") .
Ma se sei consapevole di ciò allora evita di illudere i tifosi, che quando questi vedono un bacio alla maglia già cominciano a sbavare in preda ai film mentali, e tu questo lo sai.