La settimana passata è stata un totale fallimento per il nostro calcio: scopriamo perché.

Si sono giocate le semifinali di Supercoppa italiana in quel di Riad e nonostante abbiano giocato delle squadre come Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina, questo format non ha riscosso successo soprattutto per le assenze di Milan e Juventus.
Ci sono state 2 Supercoppe giocate in Arabia quest'anno, quella Spagnola e quella Italiana, per quanto riguarda la prima c'è stata una media spettatori di 48,820mila in 3 partite, invece per la nostra in 2 incontri si toccano appena i 30mila spettatori totali, un fallimento a tutti gli effetti, non per questo nuovo format, ma per le squadre che competono per il titolo quest'anno e per il semplice fatto che in Arabia del calcio non gli importa a nessuno o comunque a pochi, è chiaro che Barcellona e Real Madrid attirano di più di Napoli e Fiorentina, ma comunque se l'avessero giocata in Italia sarebbe stata un altra storia, questo però non conta, i soldi che sono stati guadagnato sono sicuramente superiori a quelli che avrebbero incassato in Italia, questo non è calcio, ma solo business.
La lega Serie A poi manda a parlare alla vigilia della finale Bobo Vieri, che ha dichiarato: "È importante andare in giro per il mondo a far conoscere il nostro calcio alle persone, se stai in Italia ci vedono solo gli italiani ed è giusto esportarlo a giro per il mondo. Domani per Inter-Napoli ci sarà il tutto esaurito e spero sia una bella partita".

Che incoerenza!
Fino a 3 mesi fa Bobo avrebbe detto il contrario alla Bobo TV quando ancora indipendente, soprattutto avrebbe dato l'Inter favorita, cosa che non ha fatto, dicendo che sono 2 grandi squadre e che non c'è una favorita, insomma mi sembra davvero che la lega Serie A le sta provando tutte per farci credere che questo sia calcio ma ragazzi non è così.


Il secondo tema di cui volevo parlare è Simone Pafundi, grandissimo talento italiano che deve essere il futuro della nazionale, all'Udinese stava trovando pochissimo spazio, troppo poco per uno come lui, sembrava che sarebbe dovuto andare in prestito in Serie B per farlo crescere ma invece no, perché l'Udinese lo manda in prestito al Losanna, squadra 10° in Svizzera, è un prestito con diritto di riscatto fissato a 15mln, che per un ragazzo come Pafundi sono pochi.
Ricordate la frase: "Pafundi e poi gli altri, questa è la mia idea quando scrivo la lista", sagge parole di Roberto Mancini, ex ct della nostra nazionale che per una volta aveva detto una cosa giusta, questa frase doveva essere infatti, secondo me, un mantra per la dirigenza dell'Udinese: hai in casa un ragazzo come Pafundi, un talento assurdo con potenzialità assurde, ci devi puntare, cambi modulo per Pafundi; invece si svendono i talenti italiani all'estero perché nessuno dà una possibilità a questi ragazzi, come Gnonto o Casadei.
Per non parlare del caso razzismo di Udine... insomma, nella settimana appena passata, il nostro calcio ha quasi toccato il fondo.