Una delle mattine appena trascorse stavo guidando ascoltando un programma radio. "Tra poco il commento di Ciccio Graziani"... o povera Italia, Ciccio Graziani ha realizzato un gol bizzarro contro il Camerun al Mundial '82, da lì è iniziata la cavalcata che ha reso quella nazionale un mito. Qualche mese dopo, sparando in curva il rigore, regalava al Liverpool la coppa dei campioni.

Ho volutamente citato due momenti opposti, grazie ai quali dopo 40 anni, alla mattina, questo anziano signore viene ancora interpellato per commentare in radio e tv il calcio moderno.
Come commentatore, lo dico con franchezza, c'è di peggio, ma lo considero uno sgrammaticato, poco competente, tentennante, volgarotto e incoerente cantore dei media sportivi.
Raramente lucido, prevedibile, parla a voce bassa, risponde ai conduttori come il bambino del terzo banco che non ha studiato, ma farfuglia una risposta. 

Peggio di Ciccio o al suo livello stimo Adani, Vieri, Marocchi, Cassano, e molti altri ex pedatori, che non hanno letto mai un articolo di Gianni Brera, alcuni perché probabilmente non hanno ancora imparato a leggere. Salvo in parte Brambati, un Clint Eastwood del microfono che almeno forma dei pensieri, riferiti con toni da bulletto da discoteca o da bar sport, e Ambrosini, che è bene educato e risponde a tono, mentre ascoltando Di Gennaro mi sembra di ascoltare I rumori da una finestra aperta: arriva di tutto nelle orecchie, ma raramente sono cose interessanti, vociare di passanti, il pianto di un neonato, la sirena dei pompieri. Finestra aperta sono tanti altri come Del Piero, Bergomi, Marchegiani, Tacchinardi, Cravero competenti e interessanti come la signora Gina che parla con il panettiere.

Competenti Saccenti sono invece gli ex allenatori, Capello tecnico-tattico, Sacchi "straordinerio", incompetenti saccenti Stramaccioni, Tardelli, Ciro Ferrara... e potrei andare avanti ore. Ma già li conoscete.
Dovrei iniziare la mappa dei Faziosi, ad iniziare dai tre quotidiani sportivi, penosamente allineati sulla zona di competenza: La Gazzetta di Cairo (presidente del Toro) che elemosina benevolenza dalle milanesi, che rendono dollari in pubblicità. Il penoso Tuttosport, che come un Hurra' Juventus qualunque tuona titoli quali Pogback! PogBANG! Uragano Mckennie!!, patetico. Ancora peggio Corsport, che fa le stesse cose con le squadre Romane, Napoli e Viola, che vincono ogni morte di papa, e forse nemmeno, di papi ne devono morire un paio.

Faziosi oltre ogni senso del ridicolo, come le emittenti radio TV che fanno le teleradiocronache a livello locale. Tristezza, esibizionismo e incompetenza travestite da passione. Speriamo che l'economia riprenda, così diminuendo il numero di chi non ha la pay tv caleranno gli ascolti di questi osceni teatrini, dove non a caso uno dei più noti interpreti si chiama Crudeli (spietato coi cervelli degli spettatori) e il suo alter ego Tramontana (persa come nella canzone anni '60). 
Mai avrei pensato di rimpiangere Gazzaniga o Paolo Valenti, ma qui ci salverebbero anche Gianni Vasino o Luigi Necco.

Dal campo è tutto.
La linea torna allo studio.