Dal sogno di comprare giocatori come Cavani, Immobile o Morata, all'incubo del blocco del mercato o all'infernale opzione dell'esclusione dalla competizione europea.
Perché dopo il Voluntary Agreement, la UEFA ha bocciato al Milan pure il Settlemente Agreement (un patteggiamento per ammortizzare le sanzioni in riferimento al triennio '14-'17): la società rossonera dovrà incontrare un giudice a giugno e quel giorno verrà stabilita una eventuale sanzione.

La UEFA vuole capire chi ci sia dietro alla figura di Yonghong Li, attuale presidente dell'AC Milan, comprendere se può veramente restituire il debito che ha col fondo monetario Elliot (quest'ultimo chiaramente disinteressato al fatto di ricevere indietro i soldi del credito, come da buon fondo monetario che si rispetti). L'ad Fassone si è dichiarato chiaramente sorpreso da questa decisione del comitato europeo (c'era stato solamente un precedente fino ad ora, con una squadra russa di livello non elevato); ciò ha provocato chiaramente un clamoroso danno di immagine ai rossoneri, che adesso rischiano o una semplice multa, o un blocco del mercato, oppure l'esclusione dalla prossima edizione della Europa League (in tal caso Atalanta e Fiorentina guadagnerebbero un posto in classifica ciascuna), che sarebbe l'ipotesi più funesta di tutte.

Adesso è il momento che Li esca allo scoperto, fino ad ora ha agito troppo nell'ombra, ma è giunta l'occasione di fare chiarezza su questa situazione: non solo per evitare una figuraccia a un club prestigioso come lo è il Milan, ma anche per risparmiare una enorme delusione ai tifosi, colpevoli di aver riposto fiducia in questa società dal giorno 1.