Finisce 5-1 al Meazza e il Milan può godersi il sesto posto in tranquillità: niente preliminari a luglio, che corrisponde a un grosso risparmio di energie (le 57 partite di questa stagione si sono sentite parecchio, specie in questi ultimi tre mesi).

I ragazzi di Gattuso dovevano vincere a tutti i costi e così hanno fatto, nonostante il vantaggio iniziale dei viola al ventesimo minuto targato Simeone, il quale ha trovato il suo 14esimo centro in campionato.
La reazione dei rossoneri tuttavia non tarda ad arrivare: dopo soli tre minuti infatti Calhanoglu pareggia i conti su punizione, battendo un disattento Sportiello sul secondo palo. Ma al turco non basta il gol personale e al 42esimo si beve il difensore avversario con una serie di finte, per servire l'assist a Patrick Cutrone, che con un colpo di testa in tuffo alla Pierino Prati trova il vantaggio milanista. Il Milan ci crede e al quarto minuto della ripresa Kalinic approfitta di un pallone morto a pochi centimetri dalla linea di porta, spedendolo in fondo alla rete: è il gol dell'ex che sancisce la ribalta rossonera e il graduale calo di prestazione della Fiorentina. I milanisti non si fermano e al 59esimo Cutrone, servito con un ottimo passaggio da Calhanoglu, batte Dragowski sul primo palo: doppietta e decima rete in campionato per il n°63, che conferma la sua strepitosa stagione siglando il suo diciottesimo sigillo al suo primo anno da professionista. La Fiorentina, poco sicura e piuttosto confusa, non riesce a reagire e subisce al 76esimo il gol del 5-1: servito ancora una volta da Hakan Calhanoglu (terzo assist del turco in questa gara), Giacomo Bonaventura parte da centrocampo e trova il suo quinto centro in campionato con una conclusione centrale che batte il non-perfetto Dragowski. Sul finire del match Gattuso fa esordire il giovane Emanuele Torrasi, centrocampista classe 1999, concedendogli sei minuti a San Siro come ricompensa dopo un lungo travaglio segnato da un importante infortunio al legamento collaterale sinistro.

I rossoneri schiantano gli avversari e consolidano la sesta posizione in Serie A, dopo un campionato piuttosto altalenante, caratterizzato da una prima parte poco convincente e colpevole di aver lasciato per strada troppi punti: punti che sono costati piuttosto cari e avrebbero potuto avverare un piazzamento decisamente migliore, se non fosse stato per scelte tecniche e di mercato non azzeccate.
Il Milan saluta così la stagione 2017/18, gettando le basi per il prossimo futuro e pensando già alle prime idee di mercato in testa (sia in entrata che in uscita), augurandosi di non commettere certi errori come l'estate scorsa.