Dal 2006 tocca sorbirci i deliri di Moratti a proposito di calciopoli e di una non meglio precisata "onestà" che riguarderebbe la sua squadra del cuore. È davvero incredibile che un presidente che ha visto propri tesserati condannati per intercettazioni, pedinamenti, passaporti falsi ecc., si ripresenti ancora nel ruolo di moralizzatore. È incredibile come, nonostante dieci lunghi anni dove tutto è stato spiegato, letto e possa essere facilmente consultato su internet, l'ex presidente della FcCartoni se ne esca ancora con la storiella: noi puliti, Juve brutta e cattiva!!1! Ancor più incredibile è che nessun giornalista gli faccia mai simpaticamente notare che l'Inter non è stata radiata soltanto perché le innumerevoli - e volutamente postume - intercettazioni illecite (Palazzi dixit) di Facchetti&soci furono all'epoca tenute nascoste dai suoi amiconi Auricchio e Narducci. A proposito di Facchetti, sbaglio o un recente tribunale ha sentenziato che esercitasse Lobbying sugli arbitri? (http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2015/09/08/facchetti-faceva-lobbying-su-arbitri_1c4f5f8d-e2be-4029-89a5-02c2a1f0e0b7.html). Comunque sia, anche questa volta, agli ennesimi deliri di Moratti mi tocca opporre le simpatiche parole che Palazzi dedicò a lui e al compianto Facchetti. Tratto dalla Gazzetta: A proposito di Facchetti e dei nerazzurri, Palazzi è duro: "Questo Ufficio ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale. Oltre alla responsabilità dei singoli tesserati, ne conseguirebbe, sempre ove non operasse il maturato termine prescrizionale, anche la responsabilità diretta e presunta della società ai sensi dei previgenti artt. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, CGS". Un po' meno grave la posizione del tesserato Massimo Moratti: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati". Certo che Moratti, e gli interisti in generale, hanno davvero uno strano concetto della parola "onestà". Date loro un vocabolario. L'Intenditore calcistico