La fantastica Juve formato champions strapazza il Siviglia con irrisoria facilità. I temibili bi-campioni di Europa League vengono letteralmente umiliati dallo squadrone bianconero, e non poteva essere altrimenti: il blasone della Vecchia Signora parla chiaro. Grande merito, oltre che alla bravura dei giocatori, va dato a mister Max, che ieri si è confermato, ancora una volta, tra i più grandi allenatori di sempre. Ottima partita dal punto di vista tattico e ottima partita dal punto di vista tecnico, con giocate sublimi del “bidone rotto” Khedira, dello “strapagato” Dybala, dello “scarsone” Zaza e financo dello “scarto” Hernanes. Insomma, tutto bene e tutto ampiamente previsto dal sottoscritto e da chi ha la fortuna di leggermi. La partita di ieri ha certificato, se mai ce ne fosse bisogno, che nessuno potrà fermare la marcia dello squadrone bianconero verso Milano. Nessuna squadra nel globo terracqueo ha la forza necessaria per scalfire il monolite duro e compatto che sono i vice campioni d’Europa in carica. Grande goduria per i palati fini del tifosi gobbi e grande rodimento per i soliti e squallidi gufi, ormai senza più fegato funzionante. E quei pochi gufi che un pezzo di fegato ce l’hanno ancora, lo perderanno quando la Juve si esibirà nella remuntada in campionato. Perché, francamente, vedere in cima alla classifica una squadra che ha Melo, Guarin e Ranocchia e che becca goleade a domicilio, non può che essere una burla. E come tutte le burle, fanno ridere solo quando durano poco. L’Intenditore calcistico