Nessuno vuole minimizzare o essere aziendalista sia chiaro ma la mole di critiche che sta investendo Pioli e i suoi uomini da ieri sera a questa parte è totalmente fuori luogo e ingiustificata. Non voglio convincere nessuno della bontà del mio pensiero, ognuno vive il calcio come vuole e pensa ciò che gli pare ma inveire in maniera così aspra perché si è usciti dalla Coppa Italia a me pare incomprensibile. Bisogna guardare in faccia la realtà ed essere non dico contenti ma sollevati del golpe effettuato dal Torino ieri sera a San Siro perché la coppa Italia per QUESTO Milan non è altro che una scocciatura. Ad oggi il Milan non è il Manchester City, né il Psg e neanche la Juventus, non ha la squadra per puntare a 3 competizioni e inevitabilmente deve lasciare qualcosa per strada, è ovvio che la competizione con meno prestigio e meno introiti essendo proprio la coppa Italia ti porta ad accantonarla senza patemi. Che perdere col Torino in casa e ridotto in 11 vs 10 per più di 60 minuti in un San Siro come al solito gremito rappresenti una macchia enorme è un ovvietà ma è l'ultimo dei problemi aver abbandonato questa competizione. 

La preoccupazione sta nella preparazione della sfida di Lecce che assume i contorni di un match spartiacque per il Milan, lì davvero non si potrà sbagliare. Giocheremo già conoscendo il risultato del Maradona dove 22 ore prima andrà in scena il match che chiuderà o riaprirà il campionato quasi definitivamente tra Napoli e Juve. Se la banda di Allegri dovesse uscire indenne potremmo portarci a - 4 o - 5 dal Napoli con 20 partite da giocare, un enormità. Ma il Milan dovrà pensare a stesso, dovrà trovare le forze fisiche e mentali per passare su un campo ostico che ha mietuto vittime illustri come Lazio e Atalanta e ha fatto sudare Lecce e Inter fino all'ultimo secondo, perciò servirà raschiare dal barile per attingere forza e entusiasmo. Sento parlare di "Squadra in crisi" e sorrido di gusto perché se è in crisi una squadra che tra Salernitana e Roma ottiene 4 punti stradominando 176 minuti su 180 con 42 tiri effettuati, le squadre come l'Inter in che stato versano? Il tifoso come al solito si lascia condizionare dal risultato e non è mai cosa buona e giusta perché è vero che il pareggio contro la Roma per le modalità con le quali è avvenuto parla di occasione persa ma preferisco soffermarmi sugli 87 minuti precedenti che sui 6 minuti successivi. 

È giusto evidenziare le pecche dimostrate e proporre soluzioni per migliorare, sparare a zero e "ad minchiam" su tutti non è la soluzione. Sappiamo benissimo che il Milan non può permettersi mai di andare sottogiri, è lo scotto di chi non ha una squadra di fuoriclasse. Se ci ritroviamo a gestire, a sottovalutare gli avversari, a correre meno degli altri questa squadra non ottiene risultati, è lapalissiano. Ma essendo fatti di carne e ossa non si può pretendere di andare sempre più veloce dell'avversario, di arrivare sul lungo con più gas in corpo, in sostanza non si può chiedere a Pioli di non sbagliare mai, non si possono pretendere miracoli che Pioli e questo gruppo eseguono con costanza da 2 anni. E forse è proprio questo l'errore che il tifoso milanista commette, si ci è abituati talmente bene da reputare il Milan un top club infarcito di stelle che non può mai sbagliare e quando lo fa crea delusione e rabbia. Il Milan è un club straordinario solo nella gestione dei conti purtroppo, tutto il bello che apprezziamo sul campo è merito di una dirigenza, di un allenatore e di un manipolo di eroi che stanno rendendo possibile ciò che la proprietà stessa col suo modus operandi avrebbe proibito. Non era obbligatorio puntare a vincere con questa politica societaria, nessuno nel calcio di oggi riesce a vincere avendo i conti che ha il Milan, il bilancio del Milan e la strategia sul mercato adottata dal Milan, apprezzare perciò chi ha reso possibile un sogno e chi oggi fa discorsi sul "ripetersi col bis in campionato", deve mettersi in testa che tutto ciò non era scontato, anzi. 

Anche inconsciamente è stata fatta una scelta, l'imperativo è provare a dare il sangue per prendere il Napoli in campionato e sbattere fuori il Tottenham dagli ottavi di Champions, la stagione non solo del Milan ma di tutti gli altri club di calibro europeo passerà da queste competizioni non certo da una coppa Italia. Provate ad immaginare un Milan che avanzava in questa competizione: avremmo giocato i quarti di finale immediatamente prima del derby di campionato in programma il 5 febbraio, la doppia semifinale agli inizi di aprile in pieno rush finale stagionale e la finale ci sarebbe stata a cavallo delle ultimissime giornate di campionato, un calendario folle che avrebbe solo tolto energie psicofisiche da dedicare agli appuntamenti più importanti. È vero che la grinta della squadra non è più quella dello scorso anno, la fase difensiva senza Maignan fa acqua e Pioli si sta dilettando in azzardi che non gli competono (maledetta difesa a 3) togliendo certezze alla squadra ma in tutto ciò si è assolutamente in linea con tutti gli obiettivi stagionali nonostante una marea di cose da migliorare, buono no? 

Quando poi il signor GERRY CARDINALE piuttosto che parlare dei software che consentono ai suoi uomini di scovare i nuovi talenti del calcio mondiale, illustrerà finalmente i suoi programmi mettendo magari a disposizione del mister una squadra ricca di talento e alternative allora anche a me gireranno i "cosiddetti" per le eliminazioni in coppa Italia, fino a quando la suonata sarà questa cedo volentieri ad altri questa coppetta. Se per la squadra non sono assolutamente preoccupato, chi mi dà ansia è Charles De Katelaere. Non si tratta di ruolo, né di talento, il ragazzo dovrà immediatamente cambiare il suo stato mentale per non perdere il grande treno che si è meritato. Sul fatto che CDK sia un predestinato ho pochi dubbi, si vede da come tocca la palla che è uno di quelli che farà strada ma è inutile ripetere che per alcune maglie servono prima gli attributi che i mezzi tecnici e Charles è troppo buono, non è cattivo, non ha il fuoco dentro di chi vuole meritarsi il Milan. La pazienza sta finendo, certamente Pioli e compagni proveranno di tutto per far emergere un ragazzo al quale manca un episodio, una scintilla che farebbe esplodere in modo devastante una qualità che non abbiamo mai lontanamente intravisto ma tocca al ragazzo darsi una svegliata, entrare in campo con gli occhi della tigre per ripagare la fiducia del Milan che su di lui ha investito tutto il budget estivo. 
Sarebbe una sconfitta enorme per tutti perdere questa scommessa perché se vedessi limiti tecnici nel giocatore ok ma De Katelaere ha tutto per sfondare in un club come il nostro, ne sono assolutamente convinto.