È indubbio, il nome che scalda il 99% del tifo rossonero per la panchina del prossimo anno è Antonio Conte. 
Il plebiscito nei confronti dell'ex allenatore di Inter e Juventus è pressoché totale, gli inviperiti tifosi del Diavolo vedono in lui l'unica soluzione plausibile per riprendere una situazione sfuggita di mano e alimentare un fuoco sacro che piano piano si sta spegnendo. Oggettivamente Conte è garanzia di progetto serio, sinonimo di vittoria a livello domestico e in più col suo carattere fumantino e i suoi modi dittatoriali è uno dei pochi in grado di cambiare la mentalità di uno spogliatoio intero in un batter d'occhio. Anche per me che non sono mai stato un suo fan, tesserare lui mi farebbe piacere per una serie di motivi a partire dalla curiosità di vedere gente come Leao e Theo Hernandez che per 2 anni buoni si credono Marcelo e Garrincha, alle dipendenze di un allenatore che li riporterebbe sulla terra già dopo il primo allenamento per finire al problema che finalmente con il tecnico leccese verrebbe risolto definitivamente e che di fatto sta impiccando la nostra stagione: il tema infortuni.

Storicamente le squadre di Antonio Conte sono famose per avere una cilindrata atletica differente dalle altre e i numeri dei giocatori infortunati sono da sempre bassissimi. Questo perché Conte ha uno staff Atletico di primissimo livello alle sue dipendenze e solo con lui si avrebbe la totale garanzia di non vedere più flessori e bicipiti femorali saltare per aria e già di per sé questo varrebbe un sì ad occhi chiusi.
I punti a favore però terminano qua e nonostante questa mia sviolinata per me ANTONIO CONTE AL MILAN È UN GRANDE NO! Mi oppongo totalmente a questa possibilità perché non lo ritengo un allenatore che ha dimostrato con i fatti ciò che saranno le sue "Solite" esose richieste e soprattutto non lo ritengo idoneo al progetto del Milan. Sarebbe l'ennesimo colpo cinematografico di Gerry Cardinale che da buon americano ha scambiato il calcio per una pellicola cinematografica, un po' come hanno fatto i Friedkin con Mourinho, lodati un paio di mesi dopo il "coupe de theatre", per non ottenere lo straccio di niente sul campo da ormai 3 anni nonostante campagne acquisti sempre ambiziose e un ingaggio da mani nei capelli da 7 mln più bonus annui. ​​​​​​Conte non è certamente un allenatore finito come il Mourinho che prese la Roma ma anche l'esperienza del Tottenham lo ha confermato: Conte è un allenatore sopravvalutato. 

Bravissimo come al solito a scaricare tutta la sua energia travolgente all'inizio ma ancor più bravo a incancrenire l'ambiente e a rompere con le varie società che gli hanno sempre riconosciuto lauti ingaggi.
La storia parla chiaro: ha risollevato la Juventus ma l'ha lasciato perché certo di non poter fare di più (ricordo che rassegno' le dimissioni anche perché non gli presero Iturbe), gli subentra Allegri che continua a vincere per 5 anni e va per ben 2 volte ad un metro dal vincere la Champions. Poi è il turno dell'Inter dove fa spendere l'ira di Dio a Zhang contribuendo ai debiti e al rosso di bilancio dei neroazzurri, quando i rubinetti si chiudono e gli vendono Lukaku e Hakimi non ci pensa 2 volte a lasciare la nave in tempesta dopo lo scudetto ​​​​​​, peccato che il suo posta lo prenda un Inzaghi che farà infinitamente meglio a livello di gioco, valorizzazione del materiale e risultati nonostante 3 mercati dove l'Inter si limitera' sempre più all'incasso che alle spese. E così accade anche al Tottenham, un grande primo anno ma l'anno successivo è tragico con gli Spurs che usciranno dalla Champions contro un Milan che attraversava la crisi nerissima di Febbraio 2023 senza mai tirare in porta e un gruppo piagato mentalmente e fisicamente. È per questo che non trova giustificabili gli "almeno" 10 mln di ingaggio annui che pretenderebbe più la solita campagna acquisti faraonica. E infatti non sono assolutamente sicuro che il Milan vada a bussare alla sua porta perché per una società che bada prima al bilancio e poi al resto, portarsi Conte a casa vorrebbe dire spendere davvero tanto in assoluta controtendenza con gli obiettivi di RedBird. Certo, può darsi anche (e sarebbe consigliabile) che dopo l'ultima esperienza e dopo il problema di salute, Conte riveda un po' i suoi parametri economici e si accontenti di meno rispetto al passato facendosi "bastare" il prestigio di guidare un Milan che comunque già avrebbe la squadra competitiva per soddisfarlo e che non partirebbe dalle macerie come la Juve o il Tottenham ma uno come lui difficilmente cambia. 

Il Milan ha bisogno di un allenatore giovane non solo anagraficamente, ma anche e soprattutto nelle idee calcistiche, che valorizzi gli acquisti attraverso un calcio aggressivo e propositivo e che soprattutto metta la qualità al centro del suo credo. Un allenatore che vada di pari passo con ciò che è il Milan attuale, cioè non ancora ai vertici ma sul punto di arrivare in cima. A tal proposito sono due i nomi che stuzzicano maggiormente la mia fantasia: Thiago Motta e Francesco Farioli. 
L'allenatore del Bologna è di gran lunga il mio preferito e per me già adesso ha tutti i requisiti per guidare il Milan: è un allenatore che si adatta a più situazioni, ama il dominio degli spazi e della palla, è un maestro nel lavorare con i giovani e ha un carattere da condottiero perché non serve fare le scenate di Conte per dire che un allenatore ha "polso", Thiago motta sia allo Spezia che al Bologna ha dimostrato di dosare bene sia il bastone che la carota. Il suo Bologna è QUARTO ed è la cosa più bella della Serie A 2023, ogni cosa che ha toccato la sta trasformando in oro e per conferme si può sempre chiedere a Ferguson, Calafiori, Zirkzee, Ndoye, Beukema ecc... Giovani da sgrezzare diventati pezzi da 90 in 4 mesi, il lavoro eccellente di Giovanni Sartori (ecco i risultati di una squadra che ha un grande ds) elevato all'ennesima potenza. Il problema è che Thiago Motta è talmente bravo che certamente entrerà nelle mire di altri club europei di fascia altissima e secondo me anche della Roma (con la rosa giallorossa Thiago motta arriva nei primi 4 già a metà campionato) ma sono certo che la prospettiva di ritornare a San Siro lo esalterebbe non poco. Sul modulo non ci sono problemi di alcuna natura visto che è quello adatto per la rosa del Milan cioè il 4-2-3-1 o il 4-3-3. Con un ingaggio in linea Pioli quindi da 4.5 milioni annui e un mercato che prevedera' l'innesto di 3-4 pedine questa squadra è cucita apposta per lui. 

L'alternativa è un altro nome stuzzicante che sta facendo sfracelli in Ligue 1 ed è quello di Francesco Farioli. 
Anche lui come Motta è giovanissimo, ama il calcio di qualità ed è magistrale nel valorizzare i talenti. Fino a 3 giornate fa ha guardato tutti dall'alto in Ligue 1 ma si sa, tranne miracoli stile Lille 2021 il campionato lì è una passerella Psg ma è sopra squadre ben più attrezzate della sua come Marsiglia, Rennes e Monaco. È stato il collaboratore più fidato di De Zerbi e come una spugna ha preso molte qualità dal tecnico del Brighton. Il suo Nizza è quadrato, spesse volte pratico ma sempre organizzato e bello da vedere, ha la miglior difesa del campionato con Dante e Todibo tornati su livelli altissimi dopo annate mediocri e sotto la sua guida è rinato anche una vecchia conoscenza della Serie A che si stava perdendo inesorabilmente come Jeremie Boga. Non ha l'esperienza di Motta e quindi non ha raggiunto il suo status ma anche questa sarebbe una chiamata coerente con il progetto del Milan perché l'avvenire di Farioli è radioso, lo si percepisce immediatamente. 

Ha veramente senso farsi la bocca vantandosi di avere Conte quando è un allenatore che poco ha a che fare con il progetto del Milan? Nel suo 3-4-3 servirebbe almeno un altro grande centrale difensivo, a centrocampo uno tra Bennacer e Rejnders resterebbe fuori e francamente l'algerino e l'olandese devono essere capisaldi di questa squadra, Leao sarebbe richiamato a compiti difensivi o addirittura ritenuto non idoneo al progetto tecnico e onestamente non ritenere adatto al tuo calcio o chiedere la fase difensiva al talento più puro della tua squadra farebbe ridere abbastanza, per non parlare delle spese che andrebbero effettuate a prescindere tra punta e terzino-esterno destro. Conte che quando ha avuto l'opportunità di prendere Tonali per l'Inter ha scelto Vidal sarebbe adatto a ricevere in dono i giocatori dell'ultima campagna acquisti, cioè giovani con talento da limare o gente che da anni non aveva più protagonismo?
Capisco lo status, capisco la carriera e quindi non biasimo chi lo sogna per la panchina del Milan, ma io la vedo diversamente, il calcio sta andando sempre più verso i Farioli e i Thiago Motta e meno verso i... Conte. ​​​​​​

 

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